Cos’è La Giustizia Climatica? Esempi e Possibili Soluzioni

Protest sign for climate justice
Image by Filmbetrachter from Pixabay

Il pianeta continua a riscaldarsi e i politici promettono azioni mentre lavorano per proteggere quelle industrie che invece distruggono ed inquinano il pianeta, e dalle quali traggono profitto. Queste industrie includono le aziende di gas e petrolio, e l’industria zootecnica. 

E mentre le poche persone ricche raccolgono i frutti, il resto del mondo subisce le conseguenze. Noi di Generazione Vegan sosteniamo la campagna per la giustizia climatica, per proteggere il nostro pianeta, gli animali e le persone colpite da questa crisi ecologica.

Cos’è La Giustizia Climatica?

La giustizia climatica cerca di evidenziare i danni climatici causati dalle nazioni ricche e di dimostrare che sono le popolazioni meno ricche a subire gli impatti più devastanti. Inoltre cerca di stimolare un’azione significativa facendo luce su questa disuguaglianza fondamentale.

Quando la prima ministra delle Barbados, Mia Mottley, ha discusso ai colloqui sul clima delle Nazioni Unite della COP27, ha fornito un contesto storico della giustizia climatica. Ha affermato che in passato la prosperità dei ricchi è stata raggiunta a spese dei poveri, e che ora sono sempre le persone più povere a pagare in prima persona, ma questa volta per il collasso climatico.

“Eravamo noi quelli che hanno sostenuto la rivoluzione industriale con sangue, sudore e lacrime” ha affermato la ministra. “E ora invece dobbiamo pagare il prezzo a causa dei gas serra che provengono dalla rivoluzione industriale? Questo è profondamente ingiusto”.

Definizione Di Giustizia Climatica

La Global Witness spiega bene cos’è la giustizia climatica: “La giustizia climatica come concetto riconosce che, sebbene il surriscaldamento del pianeta sia una crisi globale, i suoi effetti non sono avvertiti in modo uniforme in tutto il mondo. Il peggior effetto della crisi climatica – per esempio l’estremo caldo, le inondazioni e i fallimenti dei raccolti – sono sentiti in modo sproporzionato dai paesi e dalle comunità della parte Sud del pianeta”.

“Inoltre, riconosce che anche la colpa per aver causato la crisi non è condivisa equamente. I luoghi che stanno attualmente soffrendo per gli effetti del surriscaldamento globale hanno poca o addirittura nessuna responsabilità nell’averlo causato. Invece, la colpa è in gran parte dei paesi ricchi del Nord del pianeta, che utilizzano enormi quantità di combustibili fossili per far crescere le loro industrie”.

Cos’è il Movimento per la Giustizia Climatica?

Il movimento per la giustizia climatica è composto da molte persone ed organizzazioni di tutto il mondo – una rete di persone che lavorano insieme per fermare la distruzione planetaria delle nazioni più ricche, e per garantire che queste ultime non costringano altre persone a ripulire i loro danni. Per essere veramente giusto, questo movimento dovrebbe essere guidato da persone le cui esperienze e voci sono state spesso messe da parte, e che stanno affrontando già da tempo minacce sproporzionate a causa del collasso climatico. 

Ma anche tutte le persone che hanno a cuore la giustizia, e che lavorano per proteggere il pianeta, fanno parte del movimento per la giustizia climatica.

Cosa Vuole la Giustizia Climatica?

Lo scopo della giustizia climatica è quello di garantire che le nazioni più ricche riconoscano la propria responsabilità storica e contemporanea nella creazione della crisi ecologica, e che facciano dei passi urgenti e significativi per riparare i danni da loro commessi. Questo significa non solo ridurre drasticamente le proprie emissioni, ma anche supportare le nazioni più povere mentre passano ad un’energia più pulita e ad un sistema alimentare più sostenibile, aiutando anche con i costi per l’adattamento al cambiamento climatico.

Dopo tutto, questi paesi si sono arricchiti grazie a industrie dannose per l’ambiente come quella zootecnica, mineraria e del petrolio. È quindi giusto che utilizzino la propria ricchezza per mitigare i danni che hanno causato e stanno continuando a causare.

Perché la Giustizia Climatica è Importante?

La giustizia climatica è fondamentale per il futuro del nostro pianeta. Se vedessimo un bambino fare il dispettoso nei confronti di un altro e rubare i suoi giocattoli per romperli di proposito, non lo considereremmo giusto. Vorremmo intervenire ed insegnare cos’è la condivisione, il rispetto reciproco e l’essere persone oneste e rispettose. Troppo spesso però sembra che da persone adulte tutte quelle lezioni che ci sono state insegnate da bambini vengano abbandonate nella corsa all’avere più soldi, più cose… e nel generare più distruzione ambientale.

Quali Sono i 6 Pilastri della Giustizia Climatica?

1. Una transizione equa

Una transizione equa cerca di assicurare che tutti i costi finanziari per la transizione ad un’economia green non ricadano in modo sproporzionato sulle nazioni, culture e popolazioni più povere. Una transizione equa cerca di annullare le diseguaglianze e gli sfruttamenti del passato e di condividere proporzionalmente sia l’onere che i benefici dell’affrontare il collasso climatico.

2. Giustizia sociale, razziale e ambientale

Mentre lavoriamo per limitare i danni che abbiamo causato, e impariamo qualcosa dalle lezioni dal passato, abbiamo l’opportunità di riparare gli squilibri storici e le oppressioni che hanno guidato la diseguaglianza sociale e razziale. Poiché le comunità marginalizzate sono spesso più gravemente colpite dal collasso climatico e dall’inquinamento ambientale, la giustizia climatica è un’opportunità per rimediare a queste diseguaglianze e per trattare il nostro pianeta e i nostri simili con dignità, rispetto ed equità.

3. Azione Indigena Per il Clima


Persone le cui vite, mezzi di sussistenza e culture sono strettamente intrecciate con i terreni e le acque selvagge, stanno affrontando alcuni degli impatti più immediati e gravi del collasso climatico. Troppo spesso le loro voci ed esperienze sono state negate o soffocate tra gli atteggiamenti dei leader del Nord del pianeta. Ma le persone indigene stanno guidando importanti campagne per affrontare il cambiamento climatico e ristabilire gli equilibri della Terra. Alcun* di questi attivist* ambientali sono:

  • Helena Gualinga, attivista ecuadoriana per la giustizia ambientale proveniente da una famiglia di persone attiviste per il clima;
  • Winona LaDuke, Nazione dell’Ojibwe, attivista indigena di lunga data per i diritti climatici;
  • Hinduo Oumarou Ibrahim, una donna indigena e ambientalista del Ciad;
  • Yero Sarr, co-fondatore del movimento Fridays For Future in Senegal;
  • Lola Cabnal, Maya Q’eqchí, una rispettata leader ambientale del Guatemala;
  • Amelia Telford, Bundjalung e South Sea Islander, direttrice nazionale del “Seed Indigenous Youth Climate Network
  • Autumn Peltier, dall’isola Manitoulin della prima nazione di Wikwemikong;
  • Ahmed Elhadji, segretario generale di Youth for Climate Tunisia.

4. Resilienza ed adattamento delle comunità

Le comunità politicamente ed economicamente marginalizzate sono maggiormente a rischio per le conseguenze del cambiamento climatico. È chiaro che hanno bisogno di migliori protezioni dai gravi eventi come inondazioni, periodi di siccità, uragani e incendi, e necessitano di sostegno per riprendersi una volta che questi eventi hanno danneggiato le loro comunità. 

Non si tratta però di esigere che le nazioni più ricche le vadano a salvare da questa situazione, ma che le aiutino a finanziare dei progetti come: la sovranità alimentare, l’autonomia energetica, le difese contro le inondazioni, il miglioramento delle infrastrutture, e il mettere in atto dei piani per aiutare le persone più colpite.

5. Soluzioni Climatiche Naturali

Troppo spesso sentiamo dire che la tecnologia ci salverà un giorno, ma perché dovremmo scommettere sul nostro futuro su una tecnologia che non esiste ancora quando le soluzioni climatiche naturali sono già alla nostra portata?

Spesso sono coloro che traggono profitto finanziario dall’innovazione tecnologica che ci spingono a ignorare ciò che sappiamo e ad aspettare la Big Tech.

Sappiamo già che le foreste e gli oceani sono la chiave per porre fine alla crisi climatica. Sappiamo già che la produzione di carne distrugge le foreste e inquina gli oceani. Una dieta plant-based, invece, richiede una percentuale di terreni decisamente minore e protegge sia le foreste che i corsi d’acqua. Questo significa che cambiare la nostra dieta è una delle cose più importanti che possiamo fare ora per ridurre le emissioni e per proteggere i terreni delle popolazioni indigene. Sfortunatamente però chi può permettersi di acquistare carne raramente capisce che il costo della sua produzione è sostenuto da altre persone.

6. Educazione ed Impegno Verso il Clima

I negazionisti del clima diffondono i loro falsi miti per una serie di motivi – a volte per esporsi sui social media e ricevere ricompense finanziarie; altre volte per guadagni politici e per trarne il profitto e il potere che ne consegue. Dobbiamo smentire e soffocare queste voci sconsideratamente egoiste e condividere le informazioni utili su come le persone possono agire per proteggerci tutt* dai peggiori impatti del cambiamento climatico. Questo include considerare come viaggiamo e come mangiamo, ridurre cosa compriamo e cambiare la nostra alimentazione verso una dieta totalmente vegetale.

Qual è un Esempio di Giustizia Climatica?

Un esempio è la centralità delle comunità emarginate nelle discussioni sul cambiamento climatico. 

Un altro è porre fine allo sfruttamento dei paesi in via di sviluppo per le loro risorse naturali, ad  opera delle nazioni più ricche. (Chi ha fatto e fa degli investimenti può guardare attentamente ciò che sta finanziando.)

Un terzo è porre fine all’esportazione di allevamenti intensivi verso i paesi in via di sviluppo, poiché questo è solo un altro modo in cui il Nord del mondo trae profitto dalle catastrofi ambientali sostenute da altr*. È una forma di colonialismo moderno.

Quali Sono Alcune Azioni per la Giustizia Climatica?

  • Chiedere ai governi di smettere di finanziare i combustibili fossili e di iniziare ad investire in energia pulita.
  • Sostenere le campagne sul clima di organizzazioni e individui provenienti da comunità storicamente emarginate. Condividere le loro prospettive!
  • Difendere i diritti umani e schierarsi contro l’ingiustizia.
  • Boicottare, dove possibile, le industrie che danneggiano maggiormente il pianeta e la popolazione. Per molti di noi, l’industria animale è la più facile da abbandonare.
  • Sostenere l’azione diretta nonviolenta che cerca di evidenziare la crisi che stiamo affrontando e di guidare il cambiamento.
  • Educare se stess* e le altre persone. Quando siamo più consapevoli, possiamo aiutare anche le altre persone ad esserlo.
  • Votare per esponenti politic* che danno la priorità all’azione per il clima e hanno una comprensione del proprio dovere nei confronti delle comunità emarginate.

Conclusioni

Siamo di fronte ad una crisi ecologica causata in gran parte dalle nazioni industrializzate che sono diventate ricche a spese di altr* – incluso il nostro pianeta. La giustizia climatica cerca di agire diversamente, di dare risalto alle voci ed alle esperienze emarginate, di riconoscere lo sproporzionato impatto del cambiamento climatico, e di attribuire la responsabilità ad azioni storiche e contemporanee che hanno portato tutt* noi sull’orlo della crisi.

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