Siccità in Kenya: il Supporto di Generazione Vegan in Kenya

Kenya, November 2022 - Photo by Jack Lekishon
Kenya, November 2022 - Photo by Jack Lekishon

Nell’ultimo periodo, il gruppo WhatsApp di Generazione Vegan – dove solitamente colleghi e colleghe condividono meme divertenti e messaggi di solidarietà – ha assunto un tono molto più serio. Jack Lekishon, il nostro Country Manager in Kenya, ha condiviso con noi la situazione disperata sia nel suo Paese che in tutto il Corno d’Africa, colpiti dalla più lunga siccità degli ultimi decenni.

La Peggiore Siccità in 40 Anni 


“Niente acqua! Niente vita!” ci ha scritto Jack mentre condivideva le foto di due bambini sdraiati a terra che bevevano acqua da una buca fangosa. Per quelli di noi che sono abituati a prendere l’acqua fresca e potabile da qualsiasi rubinetto di turno, è stata veramente un’immagine scioccante.

E non stanno soffrendo solo le persone. Una grande zona del Kenya è pastorale, e le mucche sono animali che richiedono enormi quantità di acqua per sopravvivere. Già 1.5 milioni di animali allevati sono morti per la mancanza di acqua, ma anche centinaia di elefanti, bufali, zebre e gnu sono morti nelle riserve naturali.

“Gli esperti dicono che stiamo soffrendo la sete perché le persone nei continenti ricchi hanno inquinato l’atmosfera.” afferma l’agricoltore Francis Mutuku. Ed è vero che le persone più colpite dal collasso climatico non sono quelle che lo hanno causato.

Carenze Alimentari in Kenya


Con la mancanza di acqua è inevitabile che falliscano i raccolti e l’esigenza degli agricoltori è quella di cambiare cosa e quando piantare. Ma anche gli animali selvatici sono disperati per il cibo, e Mutuku racconta al The Guardian che mangiano tutto ciò che coltiva ed hanno persino distrutto la sua unità di stoccaggio di acqua nella ricerca disperata di bere. Non aveva mai avuto problemi con gli elefanti prima d’ora, perché c’è sempre stato abbastanza cibo per le persone e per gli animali, ma oggi la sicurezza alimentare non c’è. Gli animali stanno morendo, 3.1 milioni di persone soffrono di carenze alimentari e la malnutrizione è in aumento.

L’Elevato Costo della Vita

La siccità e la guerra in Ucraina hanno portato ad un aumento dei prezzi dei generi alimentari in Kenya del 15 per cento. Il costo della farine di mais, che è usata per preparare l’ugali, un alimento base, è più che raddoppiata negli ultimi cinque anni, uscendo fuori dalla portata di molte famiglie. Il presidente chiede al popolo di dargli più tempo per affrontare la crisi per il costo della vita, ma allo stesso tempo chiede anche supporto umanitario per aiutare le persone a sopravvivere a questo periodo critico.

Jack Lekishon – Leader Maasai 

Jack Lekishon è un leader della comunità Maasai che coordina gli aiuti alimentari vegetali per Generazione Vegan in Kenya. “Alla mia gente insegno che la zootecnia è la principale causa del cambiamento climatico ed è responsabile della deforestazione e della perdita di habitat naturali” afferma. “Dico loro che il nostro trattamento irrispettoso nei confronti degli animali e della natura, mette le nostre vite e quelle delle persone che amiamo in grave pericolo”.

Durante la pandemia, Jack ha coordinato i pasti per tre scuole a Maasai Mara, dove ora servono esclusivamente alimenti plant-based e vengono ancora supportate da Generazione Vegan. Ha anche aiutato i villaggi Maasai che hanno perso i loro mezzi di sussistenza quando i turisti hanno smesso di visitare la regione dall’oggi al domani. Oggi sta lavorando per finanziare e distribuire pasti a queste persone colpite dalla siccità e dalla fame, in aree come la contea di Marsabit.

Contea di Marsabit

Il Marsabit, nel nord del Kenya, è un’area che è stata colpita duramente dalla siccità, dove 370.772 famiglie hanno sofferto fame e malnutrizione. Jack ci ha raccontato che ci sono già segnalazioni di bambini che stanno morendo.

Attraverso la sua pagina di GoFundMe, ha raccolto abbastanza denaro per potere consegnare 2.531 pasti alla comunità del Marsabit, ma i fondi che ha raccolto finora sono poco più di 2.000 dollari. Jack ha condiviso con noi le foto con le famiglie alle quali veniva dato mezzo cavolo, perchè non c’erano abbastanza fondi per comprarne uno intero per ciascuna.

Vuoi Supportare il Lavoro Umanitario che Sta Svolgendo Jack in Kenya?


Jack è vegan per gli animali, per il pianeta e per le persone ed è un instancabile campaigner umanitario. È esperto nel portare cibo lì dove serve, ma per farlo servono fondi.

Se vuoi supportare il suo lavoro umanitario puoi donare sulla piattaforma GoFundMe sulla pagina di Jack, così da aiutare a fornire alimenti plant-based a persone che stanno vivendo il più duro impatto causato dalla siccità in Kenya degli ultimi anni.

Pront* a scegliere vegan?

Go Vegan

Gia Vegan?

Fai la differenza