L’acqua è uno degli elementi più preziosi che abbiamo e senza di essa la vita sul pianeta Terra, così come la conosciamo oggi, non esisterebbe. Eppure abbiamo permesso ad industrie come quella zootecnica di inquinare consapevolmente i fiumi e gli oceani, di danneggiare gli ecosistemi e di causare sofferenza agli animali e alle persone.
Cosa si Intende per Inquinamento dell’Acqua?
L’inquinamento dell’acqua consiste nella contaminazione di una fonte d’acqua, il più delle volte a causa di un’attività industriale. L’inquinamento e il suo effetto a catena riducono il livello di ossigeno nell’acqua, un processo chiamato “eutrofizzazione”. L’eutrofizzazione è devastante per la vita acquatica e quasi sempre provoca l’emergere di nuove zone morte nei fiumi e negli oceani. Questo sta già accadendo in alcune delle più preziose aree marine, nei fiumi e nei laghi, ed è un risultato diretto dell’inquinamento dell’acqua.
Fiumi, laghi, bacini idrici ed oceani sono contaminati dalle industrie come quella zootecnica, tessile, dei trasporti, dell’estrazione dei combustibili fossili, che spesso consapevolmente utilizzano sostanze chimiche inquinanti e permettono alle acque reflue contaminate di fluire nelle fonti d’acqua circostanti.
Quali Sono le Cause dell’Inquinamento Dell’Acqua?
Varie industrie ed attività contribuiscono all’inquinamento dell’acqua, alcune più di altre.
Zootecnia e Filiera Connessa
La zootecnia e le filiere connesse sono una delle industrie che sta danneggiando maggiormente l’ambiente e il pianeta, anche quando si tratta di inquinamento dell’acqua.
Negli allevamenti sono stipate decine di migliaia di animali in spazi mostruosamente piccoli, e questo causa una innaturale quantità di rifiuti. Questi rifiuti sono ricchi di ammoniaca e azoto e vengono immagazzinati in enormi cisterne, dalle quali però fuoriescono regolarmente e filtrano dentro i corsi d’acqua circostanti.
Tra Milano, Mantova, Brescia e Cremona si conta la maggiore concentrazione di inquinamento in Italia e – non a caso – queste città rientrano nella zona d’Italia con la più alta concentrazione di allevamenti. Infatti, in uno studio condotto da Greenpeace, per dimostrare come gli allevamenti inquinino le acque, sono stati scelti proprio dei fiumi tra le province lombarde di Brescia, Cremona e Mantova.
Ci sono altri esempi che dimostrano come gli allevamenti inquinano l’ambiente circostante. Gli allevamenti intensivi nel Regno Unito hanno portato un mortale cocktail chimico di patogeni, feci, nitrati, fosfati e medicinali veterinari ad entrare regolarmente nei fiumi del paese.
Un allevamento di polli nelle Filippine, dove vengono macellati 24 milioni di polli ogni anno, rilascia le acque reflue direttamente dentro la Baia di Manila, dove a causa di queste azioni è stata dichiarata la morte biologica nel 1989.
La Carolina del Nord, sede della più alta concentrazione di allevamenti di suini negli Stati Uniti, è uno dei tanti altri esempi. La qualità dell’acqua qui è una delle peggiori degli Stati Uniti e le principali uccisioni di pesci, di fioriture algali e di problemi di salute pubblica sono fin troppo comuni.
Sfortunatamente la lista è molto lunga.
Pelle
Ogni anno, milioni di bovini vengono uccisi per la loro pelle e il processo di concia dei prodotti in pelle rilascia sostanze chimiche tossiche nell’acqua, distruggendo così gli ecosistemi, le industrie locali e mettendo a rischio la salute pubblica. In India, l’industria della pelle ha inquinato vaste aree, rendendo l’acqua dolce imbevibile, distruggendo il settore dell’orticoltura e rendendo frutta e verdura immangiabili.
In Italia si realizza il 65 per cento della produzione europea e il 23 per cento del prodotto a livello mondiale. Le aziende italiane del comparto della concia sono ben 1.180. Il consumo di acqua e sostanze chimiche hanno un impatto ambientale deleterio. Nel processo di concia convenzionale vengono utilizzati tra i 1.500 e 2.000 litri di acqua per pelle a seconda delle dimensioni; poi c’è il processo della chimica, sali di cromo o, fenoli tannini e tanti materiali che producono inquinamento attraverso gli scarichi delle acque reflue.
Solo quando i consumatori e le consumatrici sceglieranno di non comprare prodotti in pelle, potremmo diminuire l’impatto di questa industria tossica.
Deforestazione
Quando abbattiamo gli alberi dai terreni boschivi per far spazio agli allevamenti riduciamo la capacità dei terreni di trattenere l’acqua e di preservare il terriccio. Questo aumenta le inondazioni e il deflusso dai terreni agricoli verso i fiumi e gli oceani, il che significa che ancora più pesticidi e rifiuti animali finiscono nelle fonti d’acqua.
La ricerca in Malawi mostra che un aumento del 14 per cento della deforestazione negli ultimi 10 anni ha portato ad una riduzione del 9 per cento delle precipitazioni. Ciò ha ridotto la disponibilità di acqua potabile sicura e pulita sia per gli esseri umani che per gli animali.
Sta accadendo lo stesso in altri preziosi e vulnerabili posti in tutti il mondo, inclusa la foresta Amazzonica.
Fuoriuscite di Petrolio
Le fuoriuscite di petrolio stanno devastando la qualità delle acque locali e della fauna selvatica, e potrebbero essere evitate se solo trasformassimo le nostre fonti di energia in fonti rinnovabili.
Le fuoriuscite di petrolio inquinano le acque ed uccidono animali e uccelli che vivono in superficie, che si avvelenano o soffocano nell’olio. Le acque inquinate avvelenano anche le fonti di cibo per gli animali, che nel tempo soffrono degli effetti collaterali del mangiare cibo contaminato.
Le fuoriuscite di petrolio nell’acqua, se non vengono intraprese importanti operazioni di bonifica, si traducono in zone biologicamente morte.
Il trasporto di petrolio, e il rischio che fuoriesca ed inquini le acque, esiste solo per accontentare la nostra dipendenza dall’utilizzo di combustibili fossili come fonte di energia. Se passassimo a fonti di energia rinnovabili, il rischio delle fuoriuscite di petrolio si ridurrebbe.
Riscaldamento Globale
Uno degli impatti più preoccupanti del riscaldamento globale è l’acidificazione degli oceani. Quando i nostri oceani si riscaldano anche di 1-2 gradi centigradi, il contenuto di ossigeno si riduce, il che riduce enormemente la capacità degli oceani di far fronte all’inquinamento. Il riscaldamento provoca anche lo sbiancamento dei coralli, che può avvenire molto rapidamente, provocando la morte di un numero enorme di specie di pesci in un breve periodo di tempo, causando un aumento dell’inquinamento delle acque.
Inquinamento da Plastica
La plastica presente negli oceani e nei corsi d’acqua è un problema noto. Tuttavia, la vera fonte di inquinamento da plastica nei nostri oceani non sono le bottigliette di plastica, le cannucce o qualsiasi altro articolo monouso, ma è l’attrezzatura da pesca.
Almeno il 50 per cento della plastica presente nella grande chiazza di immondizia nel Pacifico (Great Pacific Garbage Patch) è composta da reti da pesca ed altri attrezzi del settore. Le reti e le lenze da pesca sono rilasciate negli oceani con noncuranza dai pescatori e dalle navi, causando un danno inimmaginabile per la vita dell’oceano. Molti esperti stimano che entro pochi decenni ci sarà più plastica negli oceani che vita marina.
Scarico di Acque Reflue e Fecali
La mancanza di sufficienti strutture per la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti in molte parti del mondo, ha portato i rifiuti e le deiezioni ad entrare nei corsi d’acqua. Questo provoca fioriture algali che uccidono la fauna selvatica e possono essere tossiche sia per le persone che per gli animali.
Combustione dei Combustibili Fossili
I gas tossici che vengono emessi quando bruciamo i combustibili fossili portano all’acidificazione degli oceani, una forma devastante di inquinamento dell’acqua che causa la morte della vita marina e la distruzione degli ecosistemi marini. L’acidificazione può causare la morte dei coralli, interrompere le catene alimentari, produrre alghe tossiche e molto altro. Il risultato finale sono le zone morte negli oceani.
Se continuiamo a bruciare i combustibili fossili, si continueranno a generare sempre più zone morte negli oceani, che non sono solo una grande perdita per la biodiversità ma anche un enorme rischio per la vita umana.
Traffico Marittimo
Il nostro pianeta globalizzato richiede che i beni vengano spediti in tutto il mondo e il traffico marittimo brucia un’enorme quantità di carburante, inquinando l’aria e l’acqua nello stesso modo in cui lo fanno le macchine e gli aeroplani sulla terra.
Anche le navi da crociera producono un’enorme quantità di inquinamento dell’acqua, a causa dell’acqua reflua della cucina, della pulizia della nave e del lavaggio dei vestiti. Quest’acqua spesso entra negli oceani illegalmente.
Ci Sono delle Cause Naturali Che provocano Inquinamento Dell’Acqua?
I cambiamenti climatici fanno parte del ciclo naturale della Terra e possono causare inquinamento dell’acqua, ma la maggior parte dei cambiamenti climatici sono causati dall’innaturale emissione di carbonio causata dall’attività umana, e non possono essere considerati come naturali.
Quali Sono gli Effetti Dell’Inquinamento dell’Acqua?
Gli effetti a catena dell’inquinamento dell’acqua, in particolare dei nostri oceani, sono molto preoccupanti per la vita su questo pianeta, inclusa quella umana.
Interruzione della Catena Alimentare
L’acidificazione degli oceani, le perdite di petrolio, i liquami, i rifiuti dell’industria animale e l’inquinamento legato al settore delle industrie provocano l’eutrofizzazione dell’acqua, evento che uccide la vita marina e interrompe le catene alimentari.
Qualsiasi interruzione di qualsiasi fase della catena alimentare può provocare un catastrofico collasso ecosistemico, nel quale tutta la vita marina muore e si sviluppano delle zone biologicamente morte, popolate solo da alghe verdi e da singole specie.
Perdita di Biodiversità
La biodiversità marina è incredibilmente complessa e diversificata, eppure è fragile, quindi quando noi inquiniamo i corsi d’acqua e facciamo morire per mancanza di ossigeno i nostri oceani, stiamo generando un impatto devastante sulla vita marina.
Enormi aree costiere degli oceani sono state dichiarate ‘biologicamente morte’, a causa di industrie come quella zootecnica che hanno permesso al letame, ricco di tossine, e ai fertilizzanti di entrare negli oceani. Il Golfo del Messico, area che un tempo era ricca di biodiversità, ora ha diverse zone morte che si estendono almeno su 12.800 km quadrati a causa del deflusso dell’industria animale. La ‘Tyson Foods’ la più grande industria produttrice di carne degli Stati Uniti, è direttamente coinvolta in questo fenomeno.
Razzismo Ambientale
Le industrie come quella zootecnica sono ambientalmente razziste, il che significa che le loro industrie inquinanti sono maggiormente localizzate nei pressi delle comunità minoritarie più povere. Questo significa che queste comunità sono lasciate con l’accesso all’acqua inquinata dalle industrie e sviluppano con più probabilità rischi per la salute a causa dell’acqua tossica che bevono e dell’aria inquinata che respirano.
Mortalità e Malattie Infantili
L’inquinamento dell’acqua si traduce in acqua potabile meno pulita e sicura per le persone, e l’effetto di questo si ripercuote soprattutto nelle aree geografiche più povere. L’inquinamento dell’acqua aumenta il rischio dello sviluppo di malattie trasmesse dall’acqua e mette i bambini e le bambine a rischio di morte. È stato dimostrato che un migliore accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici ha un effetto positivo sul rischio di mortalità infantile e sull’incidenza di malattie.
Tuttavia industrie come quella zootecnica continuano ad inquinare enormi quantità di acqua per produrre carne e prodotti di origine animale, così come continuano a scegliere le aree più povere per svolgere le loro inquinanti operazioni industriali. Questo significa che le persone più povere potrebbero rimanere con un accesso limitato all’acqua potabile sicura, e che i corsi d’acqua disponibili per loro potrebbero diventare sempre più inquinati. Di conseguenza, diventeranno sempre più vulnerabili alle malattie e aumenterà la mortalità infantile.
Prevenzione dell’Inquinamento Dell’Acqua
Per prevenire l’inquinamento dell’acqua, i maggiori inquinatori dovrebbero essere ritenuti adeguatamente responsabili del loro impatto. Come consumatori e consumatrici, noi possiamo fare la nostra parte decidendo di evitare questi prodotti, e uno dei più grandi impatti che possiamo avere proviene dal non acquistare più carne e prodotti di origine animale e nell’evitare di acquistare indumenti in pelle.
Possiamo anche fare una campagna contro l’allevamento intensivo nella nostra zona per proteggere i nostri corsi d’acqua.
Anche lo smaltimento responsabile dei nostri rifiuti, attraverso un corretto riciclaggio, può fare la differenza per l’inquinamento da plastica, ma il vero cambiamento viene dalle nostre scelte di consumo. Se possiamo, l’acquisto di prodotti biodegradabili invece di plastica monouso aiuterà ad evitare che i rifiuti in plastica raggiungano i nostri oceani e i corsi d’acqua.
Conclusione
Industrie come quella zootecnica stanno inquinando i corsi d’acqua e gli oceani di tutto il nostro pianeta e, di conseguenza, creano delle zone morte oceaniche, spogliando perfetti ecosistemi dalla loro preziosa biodiversità e mettendo a rischio le comunità locali.
Evitando tutti i prodotti animali, possiamo dare un contributo significativo ad una migliore qualità dell’acqua in tutto il mondo.
Se vuoi fare la tua parte nella protezione dei nostri fiumi e oceani, prova a scegliere un’alimentazione vegetale per il pianeta.