Crudeltà Sugli Animali: Cos’è, Quali Tipi Esistono e Come Fermarla

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La crudeltà nei confronti degli animali si manifesta in diverse forme –  dalla violenza deliberata nei loro confronti, alla sofferenza causata dall’indifferenza e dall’incuria – e deriva dalla convinzione degli esseri umani, che gli animali valgano meno di noi e che possano essere mercificati e trattati come se fossero oggetti inanimati.

Ma gli animali sono qui con noi, e non ‘per noi’, e sono ugualmente meritevoli della libertà così come qualsiasi altro animale non umano sulla Terra. Anche loro hanno diritto di vivere, di esprimere tutti i propri comportamenti naturali e il diritto di non essere sfruttati, maltrattati e abusati.

Cos’è la Crudeltà sugli Animali?

Qualsiasi azione che causi sofferenza agli animali, quando c’è un modo per evitarla o fermarla, costituisce crudeltà. Potrebbe trattarsi di un atto di abuso deliberato o pianificato, o il lasciare un animale in preda alla sofferenza senza agire per provare ad aiutarlo.

La legge, tuttavia, ha una visione diversa e presenta delle contraddizioni, sia nei diversi paesi che per le diverse specie animali. In Italia, ad esempio, alcuni trattamenti che sono considerati innegabilmente crudeli nei confronti dei cani (come la caudectomia), sono legali nei confronti dei maiali. E sebbene in Italia i gatti siano stati esclusi dalla ricerca medica di base già nel 2010, così non è in molti altri paesi, e pratiche che riterremmo ignobili se fatte sui gatti (come la castrazione senza anestesia) vengono invece eseguite quotidianamente sui cuccioli allevati di altre specie. Noi di GenV riteniamo che la violenza sia violenza, e che non importi la specie o la situazione in cui si trova la vittima.

Azioni di Crudeltà

Sono tutte quelle azioni attraverso le quali gli animali vengono maltrattati, come frustare un cavallo – ad esempio – o usare un pungolo elettrificato per far muovere una mucca.

Azioni di Omissione

Si riferiscono alle azioni di indifferenza e trascuratezza che causano sofferenza animale, come il non garantire un trattamento medico ad un animale malato o il non riuscire a tenere al sicuro dai predatori gli animali dei quali ci dovremmo prender cura.

Tipi di Crudeltà verso gli Animali

Purtroppo esistono diversi modi – sia legali che illegali –  in cui gli esseri umani sono crudeli nei confronti degli animali.

Abuso

L’abuso spesso è costituito da violenza fisica. Le investigazioni sotto copertura negli allevamenti intensivi e nei mattatoi rivelano regolari abusi sugli animali da parte delle persone che vi lavorano – come calci e pugni, o addirittura lo spegnere le sigarette su di loro – tutti comportamenti orribili e indifendibili.

L’abuso può essere anche psicologico. Nell’industria lattiero-casearia, ad esempio, i vitelli appena nati vengono sistematicamente allontanati dalle madri, il che causa una profonda angoscia ad entrambi. Nonostante si conosca la sofferenza che genera negli animali, questo brutale metodo continua ad essere utilizzato.

Sfruttamento

Ogni qualvolta utilizziamo un animale per i nostri interessi personali – sia che si tratti di motivi finanziari o per trarne piacere – lo stiamo sfruttando. Il tipo di sfruttamento può variare da molto lieve (come ad esempio vestire un cane in modo ridicolo per una foto da pubblicare sui social media) a profondamente angosciante (come l’alimentazione forzata delle oche per produrre foie gras). Tra questi due esempi estremi ce ne sono migliaia di altri in cui gli animali vengono sfruttati ogni giorno.

Alleviamo cani che soffrono di gravi condizioni genetiche solo perché ci piace il loro aspetto; rinchiudiamo gli animali selvatici negli zoo, nei circhi, negli acquari per osservarli e ridere di loro; compriamo e vendiamo gli animali – sia vivi che morti – come fossero merce. Sfruttiamo le loro abilità riproduttive per prendere ciò che vogliamo da loro – i loro figli, la loro carne, il loro latte, le loro uova, ma anche la loro pelliccia, le loro pinne, le loro piume o qualsiasi altra cosa che consideriamo utile o piacevole per i nostri interessi.

Predazione Umana

Questo tipo di crudeltà è spesso guidata e giustificata dalla considerazione che l’essere umano ha di se stesso, in quanto specie ‘in cima alla catena alimentare’, o dal fatto che considera gli animali come esseri che ‘sono qui per noi’ e non con noi.

L’allevamento di animali ne è un esempio. La reclusione, l’alimentazione forzata, le mutilazioni, la marchiatura, il commercio e il trasporto, e infine la violenta morte. Questa è la forma più comune di predazione, alla quale però la maggior parte delle persone non vuole partecipare personalmente, e paga qualcun*altrǝ per farlo.

La predazione avviene ovunque ci sia un allevamento di animali – compresi allevamenti di animali da pelliccia, di gamberetti o di bile d’orso – e anche in natura, dove gli animali vengono cacciati sulla terra ferma o pescati in mare. La predazione degli animali selvatici per consumo umano è ciò che ha causato la diffusione del Covid-19, ed è probabile che la predazione degli animali rinchiusi negli squallidi allevamenti intensivi ci possa portare verso la prossima pandemia.

Negligenza

Gli animali rinchiusi negli allevamenti intensivi vengono trascurati quotidianamente. Dopotutto, chi potrebbe mai fornire cure individuali a decine di migliaia di polli rinchiusi dentro il capannone di un allevamento? Miliardi di animali in tutto il mondo, rinchiusi negli allevamenti intensivi, soffrono ogni giorno fino alla morte, senza nessun trattamento o cura che possa guarirli o alleviare il loro dolore.

Anche gli animali che vengono acquistati dalle persone come ‘animali da compagnia’, vengono spesso trascurati. Ad esempio i cani che non vengono portati a spasso regolarmente, o che vengono incatenati e lasciati all’aperto in condizioni climatiche estreme; ma anche i conigli rinchiusi da soli in una gabbietta o i gatti tormentati dalle pulci.

Sperimentazione

La sofferenza che vivono gli animali all’interno dei laboratori è così intensa che vengono concesse delle licenze speciali dal governo per poterla permettere. Se qualcun*altrə causasse tale dolore e angoscia ad un animale, verrebbe denunciato e perseguito per aver commesso un reato. La sperimentazione animale è iniziata centinaia di anni fa, quando le persone sapevano poco sulla sensibilità degli animali e quando non c’erano leggi che li proteggevano. Ma tutto questo continua anche oggi ed è scioccante, specialmente poiché la scienza è progredita fino a rendere obsoleta la scelta di fare ricerca sperimentando sugli animali. Ci sono modi migliori, più veloci, economici ed efficaci per ottenere risultati, ma vengono ancora deliberatamente e legalmente inflitte agli animali, su scala globale, delle atroci sofferenze.

Sembrerebbero esserci due principali ragioni che permettono alla sperimentazione animale di continuare ad esistere: la maggior parte delle persone esperte in biologia, veterinaria e medicina è stata istruita per testare sugli animali, e non c’è la volontà da parte loro di cambiare. Ma anche perché sono nate molte industrie a favore della sperimentazione animale – dai produttori di dispositivi medici, gabbie, rastrelliere, cinghie e altre attrezzature di laboratorio, alle aziende che producono il cibo a quelle che si occupano di smaltire i corpi. Circolano tantissimi soldi intorno alla sperimentazione animale, e i soldi spesso attirano più dell’etica.

Statistiche sulla Crudeltà Verso gli Animali

Sperimentazione Animale

È difficile sapere quanti animali vengano uccisi ogni anno nei laboratori di tutto il mondo. Alcuni Paesi, come quelli in Europa, tengono registri dettagliati, mentre gli Stati Uniti per esempio, escludono dalle loro cifre ufficiali i ratti, i topi, gli anfibi, i rettili e gli invertebrati, nonostante questi esseri senzienti rappresentino il 90 per cento degli animali che vengono utilizzati.

Anche quando le cifre ufficiali vengono conservate e pubblicate, non rispecchiano mai appieno la verità. Molti animali vengono uccisi perché considerati non ‘necessari’ o ‘inadatti’ per un particolare studio, e le loro vite non contano.

In Europa sembrerebbero essere più di 10 milioni le vittime della sperimentazione animale e 115 milioni in tutto il mondo. Ogni anno.

Animali Allevati Intensivamente

Con oltre 1,3 miliardi di animali macellati ogni settimana, la zootecnia è di gran lunga responsabile del maggior numero di vittime. In una settimana, vengono uccisi più animali rispetto al bilancio totale delle vittime umane di tutte le guerre nel corso della storia. Sembra un numero così enorme che dobbiamo sforzarci di ricordare che ognuno di loro è un individuo con una personalità distinta, e che nessuno di loro merita di morire.

In questa cifra non abbiamo considerato i milioni di animali che non arrivano neanche al mattatoio. Costoro soffrono e muoiono dentro le gabbie, nei capannoni, nelle gabbie di trasporto, nelle mangiatoie o nei camion durante gli spostamenti. Alcuni muoiono negli incendi che possono divampare all’interno degli allevamenti, nelle inondazioni o anche quando il camion che li trasporta al mattatoio viene coinvolto in un incidente.

Animali ‘da Compagnia’

Gli allevatori naturalmente si arricchiscono allevando e vendendo gli animali. Spesso le condizioni negli allevamenti di cuccioli di cane o gatto – o negli allevamenti di porcellini d’India, criceti, conigli o uccelli venduti ‘per compagnia’ – sono terribili. Gli animali sono tenuti in condizioni igieniche pessime, privati della possibilità di socializzare, di fare esercizio e di respirare aria pulita. Le fattrici sono tenute in vita finché hanno la capacità di potersi riprodurre, e ai loro cuccioli, una volta nati, spetta un destino spesso incerto. Possono finire in una casa amorevole dove i loro bisogni verranno soddisfatti, in una gabbia dimenticati da tuttx oppure, in alcuni casi, spetta loro un destino a dir poco peggiore.

Nel Rapporto Italia 2021 dell’Eurispes il 40,2 per cento delle persone in Italia vive con animali in casa e oltre il 37 per cento di questi animali è stato acquistato.

Vita Marina

Gli animali marini non vengono ‘solo’ sfruttati per la loro carne, ma vengono anche imprigionati negli acquari e venduti come animali ‘da compagnia’.

Vengono catturati così tanti animali marini che le cifre ufficiali non fanno una stima in base al numero di individui, ma al loro peso. Tuttavia, le attiviste e gli attivisti affermano che le stime potrebbero raggiungere circa 2,3 miliardi di individui ogni anno. Insieme agli animali marini catturati per scopi alimentari, ci sono tutti quelli che vengono catturati accidentalmente – come squali, delfini, focene, tartarughe e addirittura uccelli marini che si tuffano e che rimangono intrappolati nelle reti da pesca. Quindi il numero complessivo delle vittime aumenta.

Poi ci sono tutti gli animali marini che vengono allevati negli allevamenti intensivi, nei quali queste creature, che appartengono all’oceano e ai fiumi, nuotano in cerchio in queste sporche e anguste vasche. Molti animali si ammalano e muoiono – proprio come in tutti gli allevamenti intensivi – e una stima afferma che 120 miliardi di pesci allevati vengono macellati ogni anno.

Nel commercio di animali marini per gli acquari o per l’acquisto di animali ‘da compagnia’, gli animali soffrono ancora di più. Essi vivono la loro intera esistenza in una minuscola vasca, solo per compiacere la nostra voglia di poterli osservare per qualche minuto.

Qual è la più Comune Forma di Crudeltà sugli Animali?

Questa è una domanda a cui non è facile rispondere. Siamo circondati dalla crudeltà nei confronti degli animali e qui troverete alcuni dei più comuni esempi…

Combattimenti tra Animali

La barbara pratica medievale di mettere un animale contro un altro mentre si scommette su chi dei due ‘vincerà’, dovrebbe appartenere al passato, eppure i combattimenti tra animali continuano ad esistere in tutto il mondo. Nonostante nella maggior parte dei paesi più sviluppati del mondo siano formalmente vietati, i combattimenti tra cani, tori, tassi, galli, e persino cavalli, continuano ad essere organizzati illegalmente.

Accumulo di Animali (Hoarding)

Spesso le persone che accumulano gli animali cominciano a farlo con le migliori intenzioni. Vedono un animale bisognoso e agiscono per aiutarlo, ma poi non riescono più a fermarsi. Cercano così di aiutare ogni animale bisognoso, ma prima che se ne rendano conto, ecco che essx stessx sono divenutx parte del problema. Le loro case diventano così colme di animali, che non sono più in grado di dare ad ogni animale le attenzioni e le cure individuali che necessita.

Allevamento di Animali ‘da Compagnia’

L’allevamento di animali ‘da compagnia’ può essere gestito da grandi aziende o da singoli individui che cercano di guadagnare velocemente. Entrambe le categorie hanno gli occhi puntati sul profitto e il benessere degli animali spesso va decisamente in secondo piano. Ci sono innumerevoli episodi in cui le persone comprano un animale allevato e scoprono solo una volta che giunge nella loro casa, quanto in realtà sia malato. Le condizioni di alcuni allevamenti di animali “d’affezione” sono così disgustose che gli allevatori vengono accusati e condannati.

Animali ‘da Intrattenimento’

Quando sfruttiamo gli animali per intrattenimento personale stiamo commettendo un atto di crudeltà.

Gli animali non dovrebbero mai trovarsi nella posizione di doversi esibire per un pubblico. Non è qualcosa che hanno scelto di fare, e molti di loro vengono addestrati con forza e violenza. Anche lì dove non c’è un abuso palese, quel tipo di vita per un animale è crudele di per sé. Sono rinchiusi nelle gabbie, trasportati per lunghissime distanze, forzati a esibirsi in un’arena mentre le persone gridano e ridono di loro, spesso isolati senza la possibilità di avere compagnia, anche di un animale della loro stessa specie, e impossibilitati a poter esprimere i propri comportamenti naturali. Tutto questo è tremendamente crudele!

Anche alcuni sport sono crudeli, come frustare un cavallo per farlo correre il più veloce possibile o addestrare i levrieri con delle prede vive. E in questi sport, sia i cavalli che i cani, quando invecchiano o diventano meno performanti, vengono abbandonati o uccisi, spesso in modo illegale o clandestino per aggirare normative che ne vieterebbero la macellazione (soprattutto a scopi alimentari per quel che riguarda i cavalli ‘sportivi’).

Allevamento di Animali ‘da Reddito’

La maggior parte degli animali vittime di crudeltà si trova imprigionata negli allevamenti intensivi. Miliardi di loro sono rinchiusi in anguste gabbie, recinti fatiscenti e capannoni squallidi e sovraffollati, e viene negata loro qualsiasi cosa che renda la loro vita degna d’essere vissuta. Gli allevamenti intensivi costituiscono lo sfruttamento sistematico e industrializzato di esseri viventi su larga scala. Non c’è speranza per loro, dal giorno in cui nascono è stato già deciso il giorno in cui dovranno morire.

Allevamento di Animali ‘da Pelliccia’

Alcuni animali selvatici vengono allevati e intrappolati in piccole gabbie all’interno degli allevamenti intensivi, nei quali soffrono fisicamente e mentalmente. In quelle spaventose condizioni, camminano avanti e indietro all’infinito, mostrando comportamenti stereotipati, espressione di una grave condizione di stress psicofisico. Spesso si verificano anche fenomeni di autolesionismo.

Nessuna persona sul pianeta ha bisogno della pelliccia di un animale per mantenersi al caldo, ma noi continuiamo ad appropriarcene, gettando via i loro corpi nudi come se fossero spazzatura.

Macellazione dei Cavalli

Esiste qualcosa di più crudele dello spedire al macello un animale a cui un tempo si teneva perché non se ne vuole avere più la responsabilità? È molto comune che le persone che si stufano di prendersi cura di un cavallo o che non possono più cavalcarlo, lo portino al macello (spesso clandestinamente, soprattutto in Italia, laddove la normativa prevede una “destinazione d’uso” specifica per i cavalli da compagnia o ad “uso sportivo” che ne vieterebbe la vendita per il consumo alimentare umano).

I cavalli sono creature iper-sensibili, fin troppo spesso in iperallerta per condizioni di detenzione inidonee, e purtroppo l’Italia è al primo posto in Europa per il consumo di carne equina e risulta essere la maggior importatrice al mondo di carne di cavallo.

Violenza sugli Animali e Violenza Domestica

Proprio come le persone gentili sono gentili nei confronti degli animali così come con gli esseri umani, chi è crudele spesso non presta attenzione alla barriera della specie. Quando c’è abuso domestico, anche qualsiasi animale che vive nel nucleo familiare viene maltrattato.

La ricerca ha costantemente dimostrato un forte legame tra la crudeltà verso gli animali e la violenza nei confronti delle persone, inclusa quella domestica e nei confronti di minori. Questa violenza può assumere varie forme. Un animale può venire maltrattato come forma di controllo sul partner, o un bambinx abusato può sfogare le proprie frustrazioni con violenza su un animale.

Uno studio ha scoperto che, quando sono state esaminate le segnalazioni di abuso sugli animali, l’82 per cento delle famiglie è stato identificato come avente figli a rischio di abusi o danni psicofisici. In un altro studio, il 46 per cento delle persone arrestate per crudeltà verso gli animali era stato già arrestato per violenza domestica.

Leggi a Tutela degli Animali

La maggior parte dei Paesi ha delle leggi che tutelano gli animali, ma variano ampiamente in termini di ambito, potenza e applicazione. Solitamente ci sono leggi differenti per gli animali allevati per cosiddetto ‘reddito’, per quelli rinchiusi nei laboratori e per quelli che vengono visti come ‘da compagnia’. Questo significa che il trattamento illegale di un cane può essere legale nei confronti di un maiale, nonostante questi due animali siano esseri senzienti, intelligenti, socievoli e simili sotto molti altri punti di vista.

Sulla carta, almeno, alcuni animali hanno una sorta di protezione. Ma per coloro che vengono sistematicamente sfruttati negli allevamenti e nei laboratori di sperimentazione, le leggi per la tutela sono deboli e spesso neanche applicate.

Per quanto gli animali rinchiusi in questi sistemi non siano tutelati da grandi leggi, possiamo fare la nostra parte denunciando la violenza verso gli animali se ne siamo testimoni o ne veniamo a conoscenza. Nel frattempo, persone coinvolte nella politica e avvocati e avvocatesse compassionevoli stanno lavorando duramente per migliorare la rappresentanza legale per gli animali, rafforzare le leggi e avere giustizia per tutti gli abusi.

Come Possiamo Fermare la Crudeltà sugli Animali?

Le persone che si definiscono amanti degli animali potrebbero contribuire alla sofferenza animale ogni giorno, senza neanche rendersene conto. La peggior sofferenza avviene negli allevamenti, nei mattatoi e nei laboratori di sperimentazione, quindi se mangiamo prodotti di origine animale o compriamo beni testati sugli animali – come i prodotti per la pulizia della casa o della cura del corpo prodotti e distribuiti in alcune aree del pianeta – stiamo finanziando la crudeltà sugli animali. Per saperne di più su cosa stia succedendo in Europa, ti rimandiamo al sito della LAV, che da oltre 40 anni si batte per porre fine alla sperimentazione sugli animali.

Possiamo anche smettere di finanziare i circhi, gli zoo e gli acquari, ma anche le gare di cani e cavalli. Possiamo agire attivamente se vediamo un animale maltrattato o trascurato, segnalando la situazione di abuso.

Riconoscere la Crudeltà sugli Animali

Se un animale viene trattato con violenza o aggressività, oppure viene trascurato e privato di cure, che sia in un allevamento, in uno zoo, per strada o in casa, si tratta senza alcun dubbio di crudeltà.

Segnalare la Crudeltà sugli Animali

Se sei testimone di atti di crudeltà verso gli animali, chiama le autorità competenti. È sempre consigliato presentare una denuncia formale, presso qualsiasi organo di Polizia Giudiziaria: Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia locale, ecc.

Nell’ipotesi di un animale abbandonato da tempo all’interno di un appartamento, o su un terrazzo o balcone, o in caso di sospetto di accumulo di animali si possono allertare i Servizi Veterinari dell’ASL territorialmente competenti.

Esistono poi diverse associazioni dedite alla protezione degli animali e anche le guardie zoofile, che comunque sono volontarie e spesso agiscono di concerto e a supporto delle forze di polizia competenti territorialmente.

Conclusioni

C’è così tanta sofferenza nel mondo che spesso ci sentiamo impotenti di fronte ad essa. Le notizie riportano immagini di bambini e bambine nelle zone di guerra, famiglie lasciate morire di fame durante le carestie e della fauna selvatica in fuga dagli incendi boschivi in rapida espansione. Tutte queste informazioni possono essere psicologicamente travolgenti. Ma noi non siamo impotenti di fronte a tutto questo. Ci sono azioni che possiamo compiere che hanno facoltà di ridurre la quantità di sofferenza nel mondo e fare la differenza!

Ricordi la storia del giovane ragazzo che rigettava le stelle marine in mare dopo che erano state trascinate sulla spiaggia a seguito di una tempesta? ‘Ma ce ne saranno migliaia’ afferma un uomo che passava di lì, ‘non puoi mica salvarle tutte, non puoi fare la differenza!’.

Il giovane ragazzo si chinò, raccolse un’altra stella marina, la rigettò nell’oceano e disse ‘Per quella stella marina ho fatto la differenza’.

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