Vegan è compassione

Nel settimo giorno del nostro progetto di giustizia alimentare globale ci spostiamo in Francia, per mostrare quanto il nostro movimento si fondi sulla compassione.

È risaputo che la scelta vegan sia spesso – se non sempre – motivata da una profonda compassione per gli animali, intrappolati in orribili allevamenti intensivi e macelli. Ironicamente, questo sentimento nobile e profondamente benevolo spesso viene deriso o denigrato. In risposta alla comune credenza che si preoccupino solo degli animali, attivistx vegan di tutto il mondo citano spesso le sagge parole dell’autore francese Alphonse de Lamartine: “Noi non abbiamo due cuori – uno per gli animali, l’altro per gli umani. O abbiamo un cuore, oppure non lo abbiamo”. 

Questa citazione dice tutto. In quanto vegan, o aspirantx vegan, consideriamo importante la compassione per tutte le creature senzienti, umane e non umane. Questo significa che apriamo i nostri cuori verso tutti gli animali abusati nello stesso modo in cui li apriamo alle persone che soffrono per ogni tipo di conflitto che le colpisca personalmente, incluse le comunità marginalizzate che subiscono oppressioni sistemiche, dall’abilismo alla xenofobia al razzismo ambientale. Questa compassione per ogni essere senziente include anche operatori di allevamenti intensivi e macelli, anch’essi vittime del nostro sistema alimentare violento e ingiustificabile. Mostrare compassione per ogni essere vivente significa comprendere che nessuno merita sofferenze inutili.

Possiamo anche mostrare compassione per le generazioni future, per gli abitanti umani e non umani che un giorno calcheranno questo pianeta, e soffriranno per le conseguenze dei cambiamenti climatici. Perché se non proviamo compassione per le vittime che ci saranno, coloro che verranno maggiormente colpitx dalla crisi climatica che stiamo provocando noi stessx, cosa ci spingerà a porre fine ai nostri comportamenti devastanti?

AZIONE DI SOLIDARIETÀ PER I RIFUGIATI

La differenza fra empatia e compassione è semplice: l’empatia funziona come un semplice specchio delle emozioni altrui, mentre la compassione implica un sentimento di benevolenza, con il desiderio e la volontà di aiutare coloro che stanno soffrendo. In altre parole, la compassione è ciò che ci spinge ad agire in solidarietà. Ecco perché il nostro team a Parigi questo mese lavorerà fianco a fianco con Solidarité Veggie Resto, una iniziativa compassionevole promossa e coordinata da Oumy HK e dal ristorante afro-vegan L’Embuscade Pigalle. Fornisce pasti vegan all’organizzazione Les Midi du MIE, che supporta dozzine di rifugiatx minorx e isolatx a Parigi. Questx giovani rifugiatx dall’Africa Occidentale stanno fronteggiando una situazione complicata con le Autorirtà, e in mancanza di una valutazione del loro status di minoranza etnica, sono lasciatx a se stessx, senza status legale né accesso a servizi per l’infanzia. Benché modesto, il nostro contributo è il modo per agire solidalmente con loro e di dare voce al lavoro di volontarx che offrono la propria solidarietà per tutto l’anno. 

Se ampliamo la prospettiva, crediamo che la solidarietà alimentare vegetale ci permetta di combattere le ingiustizie senza contribuire ad altre forme di oppressione. Crediamo che la scelta vegan sia alimentata e nutrita dalla compassione, e che una compassione a tutto campo sia ciò di cui abbiamo bisogno per rendere il mondo un posto migliore.

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