Cos’è la Pesca Accessoria, Perché è un Problema e Come Prevenirla

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Se hai visto il documentario ‘Seaspiracy’ probabilmente sarai consapevole del terribile impatto che l’industria della pesca ha sugli animali e sul pianeta. La pesca accessoria è solo uno dei problemi derivanti dalla pesca intensiva e causa la morte di milioni di animali del mare, inclusi quelli in via di estinzione, che rimangono intrappolati ed uccisi tra le reti, le lenze e le trappole.

Non c’è solo un problema etico nella pesca intensiva, ma anche uno ecologico. Poiché l’oceano e i mari sono ambienti con equilibri e catene alimentari bilanciate, quando eliminiamo un numero enorme di animali, in particolare i predatori, l’effetto a catena per l’ecosistema e per le altre specie marine è devastante. Senza una vita marina non ci sarebbe la vita umana quindi dovrebbe essere nostro interesse proteggere e conservare la vita negli oceani.

C’è un solo modo per farlo ed è quello di smettere di mangiare pesce.

Cos’ è la Pesca Accessoria?

La pesca industriale usa dei macchinari per catturare centinaia, persino migliaia di pesci in una volta sola. Utilizzano enormi reti da traino, reti da imbocco, palangari e trappole con il risultato che milioni di creature senzienti come delfini, tartarughe, balene, uccelli marini ed altre specie ancora vengono catturate nella rete inutilmente, ferite e/o uccise.

Il delfino di Maui e la balena franca nordatlantica sono solo due delle numerose specie a rischio estinzione a causa della pesca intensiva.

Perché C’è Scritto Pesca Sostenibile Sulle Etichette?

Negli ultimi anni sulle etichette è sempre più presente il termine “Pesca Sostenibile”. Questa pratica è diventata sempre più comune nell’industria della pesca per soddisfare l’aumento della richiesta da parte dei consumatori di una maggiore attenzione all’ambiente.

Mentre queste etichette per una presunta pesca sostenibile si sono sempre più diffuse negli anni, abbiamo però visto che la definizione di ‘sostenibilità’ è piuttosto blanda e che le industrie continuano ad abusare dell’oceano mantenendo alti i loro profitti.

C’è una scioccante rivelazione nel recente documentario ‘Seaspiracy’ da parte di un’importante organizzazione ambientalista americana come la ‘Earth Island Institute’, ovvero che coloro che dovrebbero controllare effettivamente che non ci siano delfini feriti o uccisi durante la pesca si basano esclusivamente ‘sulla parola del capitano’. L’Earth Island Institute, alla domanda se possano garantire che nessun delfino venga pescato per il tonno, ha risposto: “No. Abbiamo degli osservatori ma raramente sono a bordo e comunque potrebbero essere corrotti. Dobbiamo prendere per vera la parola del capitano quando afferma che nessun delfino ha perso la vita”. 

Quindi qualsiasi etichetta che afferma che il prodotto provenga da una ‘pesca sostenibile’ in realtà ha più uno scopo di marketing per accontentare i/le consumator* e non si accerta realmente che vengano messe in atto delle pratiche più sostenibili.

Perché la Pesca Accessoria è un Problema?

La pesca accessoria causa numerosi problemi etici ed ecologici. Il più ovvio è che causa la morte non necessaria di milioni di animali marini, ma anche la distruzione delle barriere coralline e della vita vegetale marina. Questo crea tutti gli effetti negativi sull’oceano che dettagliamo di seguito.

Gli Effetti della Pesca Accessoria:

Pesca accessoria significa ‘cattura non necessaria’ e causa la morte di milioni di animali marini che non dovevano essere pescati. Questi animali sono essere senzienti vitali per la salute degli oceani, che devono essere protetti per mantenere in salute il nostro pianeta. Quindi non c’è solo un problema etico ma anche ecologico.

La rimozione di questi animali dall’oceano, in particolare gli squali, i delfini e i tonni – che sono in cima alla catena alimentare – crea degli effetti negativi sugli ecosistemi marini. Questi sistemi sono delicati e contano su catene alimentari stabili. Quindi quando peschiamo troppo, inclusa la pesca accessoria, stiamo artificialmente interrompendo questi sistemi e causando loro un collasso.

Questi animali contribuiscono alla salute della vita vegetale marina e dei coralli; il loro movimento aiuta l’aumento dei nutrienti vitali in tutto l’oceano e i loro escrementi creano cibo per le piante. Senza questi benefici le barriere coralline e la vita vegetale marina morirebbero, cosa che già sta accadendo in alcune parti del mondo.

Questi problemi hanno un effetto a catena. Il più importante dei quali è un aumento della vulnerabilità ai cambiamenti climatici. Le piante marine e la vita degli animali sono dei dissipatori di carbonio, quindi più li distruggiamo, meno l’oceano sarà in grado di immagazzinare carbonio e prevenire il cambiamento climatico.
Riesci a vedere i collegamenti? Un pianeta che gode di buona salute fa affidamento sulla salute degli oceani, quindi, l’aumento della pesca e anche di quella accessoria rende più vulnerabile il pianeta e di conseguenza gli esseri umani. 

Quanti Animali Muoiono a Causa della Pesca Accessoria?

Intorno ai 300 mila delfini e balene vengono uccisi ogni anno a causa della pesca accessoria, e questo la rende la più grande causa di morte per questi animali.

Circa 50 milioni di squali vengono uccisi dalla pesca accessoria ogni anno.

Centinaia di migliaia di tartarughe marine (a rischio estinzione) e di tartarughe liuto (a rischio critico di estinzione) vengono affogate ogni anno dai palangari e le reti da traino e scartate con noncuranza dalla pesca industriale.

Queste sono solo alcune delle specie marine che vengono colpite dalla pesca accessoria ogni anno.

Statistiche della Pesca Accessoria

  • Circa il 40 per cento del pesce catturato in tutto il mondo non viene pescato intenzionalmente, ed è rigettato in mare morente o lasciato morire sulla barca.
  • Ciò equivale a circa 38 milioni di tonnellate di creature marine catturate dalla pesca accessoria ogni anno.
    In Pakistan 1.200 delfini vengono uccisi ogni anno durante la pesca del tonno.
  • Non vengono colpite solo le vite acquatiche: 300 mila uccelli marini, incluse 14 specie di albatros, sono uccisi ogni anno dall’attrezzatura utilizzata per la pesca.

Quale Tecnica Commerciale di Pesca è Associata con Un’eccessiva Pesca Accessoria?

Con l’attrezzatura usata nell’industria della pesca non c’è un modo per evitare la pesca accessoria. Finché verranno utilizzate le lenze da pesca, le reti o qualsiasi altro metodo per catturare pesce su scala industriale anche altre specie saranno gravemente colpite. Le morti della pesca accessoria non avvengono solamente durante il processo di pesca ma anche quando l’attrezzatura viene persa o gettata nell’oceano.

Alcuni metodi hanno lo scopo di ridurre la pesca accessoria ma sono pochi e rari. La più semplice soluzione è quella di smetterla di mangiare pesce e quindi di finanziare queste pratiche che causano la pesca accessoria. 

Pesca a Traina

La pesca a traina comporta il trascinamento di uno o più palangari, con molti ami da pesca attaccati, dietro una barca in movimento, ed è spesso considerato il metodo che riduce maggiormente le catture accessorie. Anche se questo può essere vero rispetto alla pesca con reti a strascico e imbrocco, ciò non significa che questo metodo sia etico né sostenibile.

Spesso, i pesci catturati come catture accessorie con lenze a traina e poi riportati in mare vengono agganciati attraverso parti del loro corpo diverse dalla bocca, causando lesioni spesso mortali. Gli studi sul salmone Chinook, catturato con la traina al largo dell’Alaska, hanno mostrato che l’85 per cento dei pesci è morto per le ferite riportate dopo essere stato ributtato in mare. Il 23 per cento di questi è stato agganciato attraverso l’occhio.

Circa un animale su cinque, catturato con lenze da traina, è uno squalo. Spesso rimangono feriti da un aggancio improprio, oppure vengono rimosse loro le pinne con un coltello (in vendita per la zuppa di pinne di squalo) e ributtati nell’oceano per morire.

Anche le lenze da traino scartate e rotte si aggrovigliano, intrappolando tartarughe, delfini, squali e altri mammiferi marini, facendoli annegare dolorosamente.

Pesca a Strascico

La pesca a strascico è il metodo più distruttivo e purtroppo più comune utilizzato nell’industria della pesca. Enormi reti a strascico con pesi attaccati al fondo vengono trascinate lungo il fondale, raccogliendo ogni essere vivente sul proprio cammino. Questi pesi distruggono i fondali, la vita vegetale marina essenziale che vi abita e la rete intrappola tutti gli animali sulla sua strada. I giovani pesci vengono catturati e muoiono nelle reti, arrestando la crescita demografica delle popolazioni ittiche.

La pesca a strascico rappresenta il 55 per cento delle catture accessorie globali e i gamberetti tropicali rappresentano il 27 per cento. Sebbene le Nazioni Unite richiedano ai pescherecci da traino di segnalare le loro catture nel tentativo di identificare le catture accessorie, ricerche recenti mostrano che milioni di tonnellate di pesce da pescherecci non sono state denunciate negli ultimi 50 anni.

Trappole e Nasse

Le trappole e nasse sono sospese nell’oceano per pescare tramite lenze con esca, e servono per catturare crostacei come aragoste e granchi. Sebbene siano progettati per specie specifiche, causano comunque catture accessorie poiché le corde, la lenza e le nasse vengono spesso rilasciate nei mari, provocando la cattura di tartarughe marine, balene e altre specie non bersaglio. Provocano anche inquinamento ambientale, poiché si trascinano lungo il fondo del mare distruggendo coralli, spugne e altra fauna.

Pesca a Circuizione o a Cianciolo

Questo metodo prevede di prendere di mira i banchi di pesci di grandi dimensioni stendendo una rete intorno a loro e sollevandola in superficie. Anche se si sostiene che abbiano bassi tassi di catture accessorie ovviamente non accade sempre e i tassi di catture accessorie di mammiferi e squali vulnerabili sono notevoli, in particolare quando si prendono di mira tonni pregiati.

Pesca con Palangari

Questo metodo prevede di mettere in mare una lunga linea, con più di 2000 ami agganciati che rimane sospesa nell’oceano con l’aiuto di boe. Ciò ovviamente crea problemi poiché qualsiasi animale può rimanere agganciato a queste linee e annegare e/o ferirsi a morte. Le catture accessorie con la pesca con palangari superano il 20 per cento.

La pesca con palangari uccide da 50.000 a 100.000 uccelli marini all’anno, compresi gli albatros, che sono minacciati di estinzione. Anche le tartarughe caretta in via di estinzione sono fortemente colpite dalla pesca con palangari nell’Oceano Atlantico.

Pesca con Reti da Posta

Le reti da posta funzionano in un modo estremamente spiacevole: sono state progettate per intrappolare i pesci prevalentemente dalle loro branchie.
Sono sospese in lungo e in largo nell’acqua e significa che molti pesci che non dovrebbero essere pescati finiscono in queste reti e muoiono lentamente. Mammiferi marini che respirano l’aria come tartarughe, delfini e balene vengono catturati dalle reti e finiscono per affogare.

Il delfino di La Plata o Franciscana è uno delle specie maggiormente a rischio estinzione in tutto l’Oceano Atlantico e la sua scarsità può essere direttamente attribuita alla pesca con reti da posta.

C’è un Livello Accettabile di Pesca Accessoria?

La risposta è no. Quando la soluzione di smettere di mangiare pesce è semplice e realizzabile è impossibile giustificare che qualsiasi animale venga ucciso inutilmente in questo modo.

Sfortunatamente, secondo l’industria della pesca, la pesca accessoria è un accettabile sacrificio che rientra nel loro modello economico. Ed è per questo che il modo più efficace di ridurre la pesca accessoria è smettere di finanziare economicamente l’industria della pesca e di consumare pesce.

I Pescatori Possono Vendere le Catture Accessorie?

Il più delle volte non è redditizio per i pescatori trasformare e vendere le catture accessorie perché le specie che catturano potrebbero non essere comunemente mangiate o economicamente preziose. Inoltre, le catture accessorie di specie protette o in via di estinzione non possono essere legalmente sbarcate o vendute. Ciò si traduce in miliardi di animali che vengono rigettati nell’oceano per morire per le ferite riportate o sulla barca per poi essere rigettati in mare senza vita.

La Pesca Accessoria Può Essere Sostenibile?

L’evidenza mostra che il 50 per cento di tutte le morti di squali nell’oceano è dovuto alle catture accessorie. La scienza mostra che se si rimuove lo strato superiore di una catena alimentare, il sistema inizierà a collassare. Questi fatti mostrano che continuare a permettere le catture accessorie non può essere sostenibile, in particolare con le dimensioni e i metodi dell’industria moderna.

È difficile fidarsi anche delle affermazioni di sostenibilità poiché le principali organizzazioni di accreditamento non hanno mantenuto le promesse su etichette come “Dolphin Safe”. Claire Christian, coautrice di un importante studio sulla rivista Biological Conservation, afferma:

“La definizione ristretta di sostenibilità di MSC non è al passo con la percezione del pubblico in generale di cosa significhi quel termine.

Quando MSC etichetta come “sostenibile” una pesca di pesce spada che cattura più squali del pesce spada, è tempo di rivalutarne gli standard”.

Quindi, se l’industria della pesca è continuamente autorizzata a portare avanti pratiche chiaramente insostenibili, sotto la protezione delle etichette di sostenibilità, come può mai essere sostenibile la pesca con catture accessorie?

Come Prevenire la Pesca Accessoria?

Il modo più facile ed efficace per prevenire la pesca accessoria è che più persone smettano di mangiare pesce. Se la domanda di pesce si riduce sarà meno conveniente economicamente per l’industria della pesca continuare con pratiche di pesca crudeli e insostenibili.

Inoltre non ci si può fidare delle etichettature per la sostenibilità. È chiaro che le organizzazioni che dovrebbero controllare l’effettiva sostenibilità hanno perso di vista il vero significato della parola e non stanno sostenendo i valori richiesti dai consumatori. Se smettessimo tutti insieme di consumare pesce la domanda del pesce considerato ed etichettato come ‘sostenibile’ diminuirebbe e la pesca accessoria non ci sarebbe più.

Come Puoi Aiutare

L’eliminazione del consumo di pesce è il modo più efficace per aiutare gli oceani e ridurre il nostro impatto sulla vita marina. L’industria della pesca è regolata dalla richiesta economica, quindi quando i consumatori smettono di spendere i soldi per il cibo proveniente dal mare, le industrie hanno meno motivi per continuare a spopolare, distruggere e inquinare gli oceani.

Sicuramente aiuta anche supportare le organizzazioni che fanno un fantastico lavoro per scoprire tutte le pratiche di pesca insostenibili.

E se ancora non lo hai fatto, guarda ‘Seaspiracy’ e consiglialo ad amic*. Più persone guarderanno documentari come questo e più consapevolezza ci sarà.

Conclusioni

Le catture accessorie sono un’inevitabile conseguenza dell’industria della pesca. Quindi mangiare pesce significa condannare inutilmente a morte miliardi di esseri senzienti, intelligenti ed ecologicamente preziosi. I negativi effetti a catena si ripercuotono sull’ambiente, sulla vita marina e sugli esseri umani. Nessunə vince quando si tratta del settore della pesca.

Con una mancanza di azione da parte dei governi e delle istituzioni, la più grande cosa che possiamo fare per prevenire la pesca accessoria è smettere di mangiare pesce. Facendolo daremo agli oceani una possibilità di tornare ad essere in salute e di recuperare tutti i danni che sono stati già fatti. 

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