Incendi in Europa: Perché gli Animali Devono Essere Parte della Conversazione

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Photo by Siska Vrijburg on Unsplash

Lo scorso luglio, l’Europa ha assistito ad una delle più devastanti ondate di incendi mai viste sul continente. Questi incendi hanno minacciato le popolazioni di animali selvatici, incluse innumerevoli specie a rischio estinzione e interi ecosistemi. Dovremmo preoccuparcene profondamente per due motivi: ogni altra specie su questo pianeta ha i nostri stessi diritti, senza contare che la nostra sopravvivenza dipende dalla salute di ogni soggettività su questo pianeta, non solo degli altri esseri umani.

Siamo attualmente nel bel mezzo di un tracollo climatico e i suoi effetti non sono mai stati così vicini a noi. Di recente l’Europa ha registrato temperature sempre più da record, che hanno provocato devastanti incendi in luoghi che non avevano mai visto eventi così intensi. La situazione va ovviamente oltre l’Europa. Negli ultimi anni anche gli Stati Uniti e l’Australia hanno registrato alcuni dei peggiori incendi della storia, mentre l’anno scorso 90 persone sono morte in un incendio in Algeria, e in Siberia vasti incendi hanno distrutto 3,7 milioni di acri di foresta. Questi incendi sono causati dalla siccità e dalle temperature estreme indotte dal clima, che sono più comuni che mai, e inevitabilmente non potranno che peggiorare. 

Nei servizi e articoli che raccontano questi devastanti incendi, gli animali sono raramente menzionati. Ma dobbiamo parlare di loro. Non solo sono le principali vittime del disastro climatico generato dall’uomo, ma hanno anche la chiave per aiutarci a porvi fine. Se continuiamo a ignorarli, nonostante le altre azioni che possiamo intraprendere, non possiamo avere successo. Dobbiamo considerare i nostri compagni animali e abbiamo bisogno del loro aiuto.

Cosa Sta Succedendo e Dove?

Gli incendi hanno imperversato in Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Turchia e Grecia. In molti casi, gli incendi hanno devastato riserve naturali isolate, parchi nazionali e aree protette. L’impatto sulle specie selvatiche, come sempre accade con gli incendi, è grave e innumerevoli animali che fanno parte di popolazioni già a rischio hanno perso la vita e molti altri hanno perso le loro case. Come noi, vogliono vivere e non vogliono abbandonare i loro habitat naturali. Hanno bisogno del nostro aiuto. 

Il World Wildlife Fund (WWF) ha preso in esame le regioni in cui le fiamme si sono sprigionate e le specie e gli habitat che sono stati colpiti.

Grecia

In Grecia, il WWF ha confermato che gli incendi hanno distrutto ecosistemi vitali e colpito tanto gli animali selvatici quanto quelli domestici. La regione dell’Attica, gravemente colpita, ospita un gruppo isolato di cervi rossi a grave rischio estinzione e due branchi di lupi grigi, entrambi già pericolosamente minacciati.

Turchia

È altamente probabile che almeno 200 diverse specie di animali selvatici siano state colpite dagli incendi nelle regioni turche di Antalya e Muglia. Tra quelle che temiamo siano andate perdute in gran numero ci sono la lince del deserto, le capre selvatiche, il gufo reale e il ghiro lanoso. 

Italia

La Sardegna, una delle regioni più ricche di biodiversità del Mediterraneo, è stata duramente colpita dagli incendi che hanno messo in pericolo la vita di centinaia di cervi, pernici e lepri sarde. 

Il WWF ha dichiarato che gli incendi in Abruzzo, Sardegna, Puglia e Sicilia – e nel 2022 in Toscana, Lazio, Friuli Venezia Giulia – stanno avendo un “enorme impatto sulla fauna selvatica e su importanti ecosistemi già minacciati dalla frammentazione, dalla trasformazione del territorio, dalla caccia, dal bracconaggio e dal disboscamento illegale”.

Francia

Le ultime tartarughe terrestri d’Europa, le testuggini di Hermann, hanno perso enormi porzioni della loro riserva naturale nel sud della Francia. I conservazionisti sperano che siano riuscite a mettersi in salvo, ma è probabile che molte delle preziose 10.000 tartarughe rimaste siano state uccise o gravemente ferite. 

Le conseguenze di questi incendi si riassumono in una tragica e incalcolabile perdita di vite. Non solo perché ci avviciniamo a perdere per sempre intere specie, ma anche perché individui senzienti perdono la vita. La loro sopravvivenza è tutto per loro, ma è anche la chiave per combattere la crisi climatica.

Perché gli Animali Sono Fondamentali nel Contrastare la Crisi Climatica?

Se davvero vogliamo invertire il tracollo climatico e ridurre l’incidenza di questi eventi meteorologici estremi, dobbiamo necessariamente includere il benessere degli animali nelle nostre strategie e iniziare a pensare il loro ruolo in modo diverso.

La biodiversità è uno dei pilastri portanti di un pianeta sano, nonché un elemento critico nel sistema interconnesso del mondo. Spesso le persone dimenticano che noi, in quanto esseri umani, siamo parte di questo sistema, alla pari degli altri animali e delle piante. Non possiamo sopravvivere se non sopravvivono loro. Non possiamo prosperare se non prosperano anche loro. Con le loro azioni naturali quotidiane, gli animali fanno cose che aiutano il pianeta e di conseguenza noi a funzionare nel modo giusto. Queste azioni non sono fatte per noi, ma poiché siamo parte dello stesso sistema, ne traiamo benefici. Ora come ora prendiamo tutto per scontato, e abusiamo di questo privilegio. 

Impollinatori

Le foreste e le macchie ospitano milioni di insetti impollinatori come api, farfalle, falene, pipistrelli, uccelli, coleotteri e piccoli mammiferi. Queste abili creature impollinano le piante mentre svolgono le loro attività e, di conseguenza, i sistemi agricoli possono funzionare correttamente, possiamo godere di una flora variegata nelle campagne, possiamo mangiare una vasta gamma di alimenti e le difese naturali del pianeta contro i cambiamenti climatici, come le foreste, possono funzionare correttamente. Eppure continuiamo a non tenerne conto e a fare scelte che li danneggiano e riducono i loro habitat.

Il risultato è che stiamo già perdendo gli impollinatori ad un ritmo allarmante. Le ricerche suggeriscono che le tre ragioni principali di questa perdita siano la perdita, la degradazione e la frammentazione degli habitat, tutte conseguenze dell’espansione agricola e urbana da parte degli esseri umani. E gli incendi peggiorano ulteriormente il problema, lasciando habitat nudi e frammentati, in cui gli impollinatori non possono nidificare, cibarsi o andare in letargo. Gli apicoltori che producono miele non aiutano a migliorare le cose, visto che allevare le api contribuisce al declino delle popolazioni selvatiche per la competizione per le risorse e la diffusione delle malattie. Questo rende le popolazioni selvatiche ancora più vulnerabili al tracollo climatico. 

Se tuttɜ scegliessimo una alimentazione vegetale avremmo bisogno di appena una frazione dei terreni agricoli per produrre tutto il cibo che ci serve. Pertanto, proteggendo gli impollinatori selvatici, potremmo anche restituire le terre rimanenti, non inquinate, alle fauna selvatica e permettere alla natura di proteggere se stessa e noi dagli effetti devastanti della crisi climatica. 

Gli Animali Proteggono il Suolo

La salute del suolo è cruciale per un ecosistema sano, ed è uno dei fattori più importanti nella resilienza di fronte ai cambiamenti climatici. Gli animali, fino al più piccolo dei microrganismi, svolgono un ruolo fondamentale nel proteggere il suolo e aiutare la flora a prosperare. I piccoli mammiferi come i roditori cercano il proprio cibo nel terreno, creando naturalmente opportunità per la crescita vegetale. Le loro deiezioni sono inoltre un fertilizzante naturale, ricco di microbi utili affinché il suolo sia sano. Termiti, formiche, scarafaggi, lombrichi e molti altri, si nascondono nel terreno, creando così un movimento naturale. 

Eventi estremi come i grandi incendi uccidono gli animali che mantengono il terreno sano e al sicuro, distruggendo altresì i nutrienti del suolo, creando così paesaggi sterili, in cui la vita non può esistere né prosperare. 

Gli Animali Proteggono le Foreste

Le foreste sono assolutamente fondamentali per contrastare il tracollo climatico e hanno bisogno di protezione se vogliamo davvero vincere questa sfida. Immagazzinano in sicurezza l’anidride carbonica, impedendo così che surriscaldi l’atmosfera. Impediscono anche le alluvioni, proteggono suoli essenziali e puliscono l’aria da agenti inquinanti dannosi. Ma non possono farlo senza gli animali. 

Le foreste, come la maggior parte dei sistemi naturali, sono ecosistemi interdipendenti la cui salute dipende dalla salute degli abitanti vegetali e animali. Pertanto, senza un’ampia varietà di specie sane e prospere, cui venga garantito ampio spazio per vivere, le foreste, inevitabilmente, soffrono. Pertanto, quando abbattiamo intenzionalmente le foreste o vengono rase al suolo dagli incendi, gli animali che vi abitano muoiono o sono costretti a concentrarsi in habitat più ristretti, dove la competizione per le risorse si fa feroce. Questo riduce le loro possibilità di sopravvivenza e va a danno dell’intera biodiversità. Con il ridursi delle foreste, gli effetti peggiorano, finché non rimane nulla, e esseri umani, piante e animali vengono lasciati senza difese di fronte agli effetti del tracollo climatico. 

Tanto le foreste quanto gli animali devono essere protetti e trattati con cura, e il nostro approccio, attualmente, fa proprio il contrario.È ora che compiamo cambiamenti significativi, in grado di fare la differenza. Non è soltanto colpa della zootecnia, che distrugge apertamente le foreste, abbattendo gli alberi per creare più spazi per pascoli e per coltivazioni di mangimi, perché anche l’intera filiera contribuisce al cambiamento climatico, causando eventi estremi come gli incendi. Allevare animali sta distruggendo sia gli animali selvatici che le loro case.

Cosa Possiamo Fare?

Scegliere un’Alimentazione Vegetale

La prima cosa che possiamo fare per aiutare tutti gli animali e proteggere il pianeta è smettere di mangiare carne-pesce, latte e uova. 

Scegliere un’alimentazione vegetale è di gran lunga il modo più efficace per ridurre la nostra personale impronta di carbonio e contribuire al contrasto ai cambiamenti climatici. Se tuttɜ lo facessimo, potremmo rallentare significativamente gli effetti del tracollo climatico. 

In secondo luogo, se smettessimo di mangiare carne, potremmo restituire ben oltre il 75 per cento delle terre globali agli habitat naturali che sostengono e nutrono la biodiversità, rendendo così animali ed ecosistemi molto più resistenti agli eventi collegati alla crisi climatica. Anzi, le ricerche dimostrano che riqualificare anche solo il 15 per cento degli attuali terreni agricoli del pianeta ri-trasformandoli in ecosistemi naturali potrebbe risparmiare ben il 60 per cento delle specie attualmente minacciate d’estinzione, immagazzinando altresì enormi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera. 

Se occupassimo solo i terreni di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e lasciassimo in pace gli animali, liberi di fare ciò che fanno meglio, lasciandoli agli ambienti di cui hanno bisogno per prosperare, la Natura si occuperà del resto. È davvero semplice. Non è soltanto nostra responsabilità morale farlo, ma da questo dipende la nostra stessa sopravvivenza. Senza fauna e flora sane e prospere, il genere umano non durerebbe a lungo. 

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Sostieni Progetti di Riforestazione

Molti degli ecosistemi distrutti dai violenti incendi sono danneggiati oltre la possibilità di recupero naturale. Questo significa che le foreste e gli altri habitat non possono rigenerarsi rapidamente senza un intervento umano positivo. In questi casi, la riforestazione e il rewilding possono essere i due strumenti migliori che abbiamo per ripristinare rapidamente gli ecosistemi. 

  • Reforestaction collabora con organizzazioni sul territorio in tutta Europa per finanziare progetti di riforestazione in aree colpite da eventi naturali catastrofici come gli incendi. Puoi leggere di tutti i loro progetti e del loro impatto e scegliere di donare ai singoli progetti che vuoi sostenere. 
  • One Tree Planted sovvenziona progetti di piantumazione in tutto il mondo, con particolare focus su zone colpite da incendi e deforestazione – puoi scegliere un luogo e donare per piantare quanti alberi vuoi!
  • Il Fondo Forestale Italiano è una onlus che acquisisce terreni su cui ricreare boschi – o con boschi da proteggere – per preservare la biodiversità e arginare la degradazione del suolo.

Crea Spazi Rispettosi degli Animali

Le ricerche dimostrano che creare spazi urbani e agricoli integrati, anziché habitat isolati, può rendere gli animali più resistenti al cambiamento climatico e ridurre il rischio di estinzione delle specie. Ma gli animali sono stati depennati dagli spazi occupati dagli umani, in particolare nelle aree agricole, urbane e suburbane. Non abbiamo considerato i loro fabbisogni e non abbiamo creato spazi condivisi in cui gli animali potessero prosperare al nostro fianco. Ci sono molto modi in cui possiamo invece sostenere la coesistenza. 

Per prima cosa, sosteniamo pratiche di agricoltura vegetale rigenerativa. Questo sistema produttivo utilizza pratiche agricole sostenibili, dà la priorità alle coltivazioni vegetali e integra gli animali selvatici nel processo agricolo, e si sta diffondendo sempre di più. Non è soltanto molto meno impattante per gli ecosistemi in generale, ma dedica molta attenzione all’offrire una casa alle specie selvatiche, cosa che va a beneficio delle specie selvatiche in sé, rende l’agricoltura più resistente ai cambiamenti climatici e promuove un sano e abbondante raccolto. Insomma, ne traiamo tuttɜ grandi benefici.

C’è ancora poca attenzione nel nostro paese per questo tipo d’impresa, così abbiamo individuato alcune risorse estere per approfondire l’agricoltura vegetale rigenerativa: 

Possiamo anche apportare alcuni piccoli adeguamenti ai nostri spazi vitali per renderli più accoglienti per gli animali, a beneficio delle specie selvatiche, nonché con un notevole miglioramento della nostra salute mentale e del nostro benessere generale

  • Questo articolo spiega come puoi fare della tua casa un posto sicuro affinché le specie selvatiche possano prosperare, anche se hai soltanto un balcone. 
  • Se invece hai la fortuna di avere uno spazio verde a disposizione, trasformarne una parte – o l’intero spazio – in zona selvatica è un modo straordinario per accogliere gli animali selvatici nel tuo terreno. Questo significa piantare fiori selvatici, permettere che le erbe spontanee crescano, e lasciare che gli alberi crescano naturalmente. E osserva il tuo giardino brulicare di vita e attività.

Conclusioni

La sconfortante realtà è che abbiamo già provocato un danno talmente profondo al nostro pianeta che eventi come gli incendi saranno sempre più comuni per molti anni a venire. Ma se iniziamo a compiere cambiamenti oggi stesso, se iniziamo a proteggere gli animali e noi stessi con più efficacia, così da diventare tuttɜ più resistenti di fronte ai cambiamenti selvatici, potremo col tempo ridurre l’incidenza di questi eventi. Ma dobbiamo agire ora. 

Non c’è alcun dubbio che il tracollo climatico d’origine antropica sia la causa di questi eventi, eppure continuiamo a abbattere foreste, emettere quantità record di gas a effetto serra, e inquinare le aree selvatiche, così che possiamo continuare a mangiare prodotti di origine animale senza peraltro averne bisogno. Scegliere un’alimentazione vegetale è una delle azioni più efficaci che possiamo compiere per ridurre il nostro impatto individuale, contrastare i cambiamenti climatici e dare agli animali e agli esseri umani maggiori possibilità di prosperare su questo pianeta.

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