Potrebbe essere la percezione se ci riferiamo ai prodotti confezionati, ma in realtà non è così. Uno studio mostra che nei paesi occidentali l’alimentazione vegana e quella vegetariana sono in media un terzo più convenienti rispetto ad altri stili alimentari, risultato che contraddice la percezione comune che vede le diete vegetali come “appannaggio della classe media privilegiata”.
Uno studio ha rilevato che nei paesi ad alto reddito una alimentazione 100 per cento vegetale è la più accessibile economicamente, e mostra una riduzione dei costi alimentari del 21-24 per cento rispetto alla dieta media, a seconda delle scelte di alimenti specifici. Le diete vegetariane si collocano al secondo posto, con una riduzione dei costi che varia dal 27 al 31 per cento.
Un secondo studio basato sulle abitudini d’acquisto del Regno Unito ha rilevato un notevole risparmio, con diete interamente vegetali più economiche di ben il 40 per cento rispetto a quelle carnivore. Ed è facile capire perché. I ceci sono costano meno del pollo, e un burger fatto con le barbabietole ha costi di produzione assai inferiori a quelli di un burger di manzo.
Certo, se acquisti una grande quantità di alimenti plant-based confezionati i costi saliranno – e di molto, considerando il mercato italiano e l’impatto dell’IVA su certi alimenti come i latti vegetali -, ma un’alimentazione vegetale e integrale è comunque assai più accessibile economicamente e può darci margine anche per l’acquisto di questi cibi: latti vegetali, yogurt vegetali, alternative al formaggio, senza impattare di troppo sul nostro budget.
Cosa significa vegetale e integrale?
È uno stile alimentare che predilige alimenti vegetali nella loro forma naturale, e include cereali, legumi, frutta a guscio, frutta, tuberi, ortaggi vari, erbe e spezie. Molti di questi cibi possono essere acquistati essiccati, in polvere (le farine di legumi, ad esempio!), in scatola/conserva, o persino surgelati, e ridurre ulteriormente i costi.
Aiuta sicuramente avere in tasca qualche gustosa ricetta per utilizzare questo tipo di ingredienti. Semplici piatti della tradizione mediterranea, come la farinata di ceci, il connubio fave e cicoria (o spinaci), o un ragù a base di lenticchie, o una gustosa ratatouille, possono essere davvero molto economici e soprattutto sani. E poiché questi prodotti hanno anche generalmente una vita di scaffale più lunga dei prodotti di origine animale, sprecherai meno cibo, correrai molti meno rischi di intossicazione alimentare, ridurrai le tue emissioni alimentari e risparmierai un po’ di soldi.
Altri costi
Quando pranzi o ceni fuori, in assenza di piatti 100 per cento vegetali sul menù (cosa purtroppo ancora assai comune nel nostro paese), pasta e verdure sono solitamente i cibi più economici a disposizione, e questo perché – nonostante la filiera zootecnica sia foraggiata con fior fiore di milioni dei contribuenti – la carne resta davvero cara. Fra il 2014 e il 2019, nelle tasche di allevatori e produttori italiani sono finiti quasi 48 milioni di euro, esclusi i finanziamenti per la pubblicità. Immagina cosa potremmo fare se questi soldi venissero invece resi disponibili per assicurare che alimenti sani, economici e vegetali fossero alla portata di ogni fascia della popolazione.
Poi ci sono i costi ambientali. La zootecnia è responsabile per una quantità enorme di emissioni clima-alteranti, ed è anche una delle principali cause di deforestazione, inquinamento, e altri gravi problemi ambientali. Tutto questo grava sulle nostre tasse, nell’illusione di poter trovare finanziare modi per proteggere il nostro pianeta. In molte aree del pianeta, i costi delle assicurazioni sugli immobili aumenteranno per l’impatto dei cambiamenti climatici – soprattutto per l’aumento di incendi e alluvioni – che mettono a rischio le nostre case.
Da dove iniziare
Ci sono innumerevoli, eccellenti siti web su cui trovare ricette vegetali economiche, dai un’occhiata e ti sorprenderai nel vedere quante cose deliziose e sane puoi preparare anche con un budget molto ristretto. Ecco i nostri preferiti: