Nel corso di questa guida, parliamo spesso di WFPB (whole-foods plant-based, cioè vegetale e integrale, ndt.) in termini di “dieta”, che è il modo in cui molti hanno iniziato. Tuttavia, la ragione per cui una dieta vegetale e integrale ha successo laddove molte altre falliscono, è perché di fatto non è una dieta: è uno stile di vita.
Diversamente dal concetto tradizionale di dieta, uno stile di vita vegetale e integrale non è una punizione autoinflitta a breve termine determinata dal senso di colpa. Non è fatto di piani alimentari complicati, etichette poco chiare o conteggio maniacale delle calorie. Significa semplicemente un ritorno ai cibi integrali, ai gusti freschi, e alla salute naturale.
E se mai ti troverai in difficoltà nel capire cosa mangiare, ricordati sempre una cosa: falla semplice! Fai la maggior parte della tua spesa magari al mercato o fra i prodotti freschi di stagione al supermercato. Se si tratta di cereali integrali, frutta, verdura o legumi, allora ti farà bene! Se ti viene presentato in un vasetto, una scatola o un involucro qualunque, ma non ha additivi artificiali, derivati animali, e non è addizionato di zucchero o olii, allora anche questo andrà bene. E se ancora dovessi avere dei dubbi, salta al nostro ultimo capitolo oppure fai riferimento alla ultra-comprensiva lista del Dr. Esselstyn sui sì e sui no per una salute ottimale, CHE TROVERAI QUI.
Come impareremo nel corso di questa guida, i benefici del prestare attenzione a ciò che mettiamo nel nostro corpo sono enormi e, quando sceglierai di adottare uno stile di vita vegetale e integrale, potrai godere di benefici quali:
- Riduzione del rischio di tumore a prostata, seno e altri tipi di cancro
- Prevenzione e persino regressione di malattie cardiache
- Prevenzione e trattamento del diabete
- Perdita di peso
- Cura della depressione
- Miglioramento della salute del cervello
- Maggiore energia
- Maggiore aspettativa di vita
- Sensazione di controllo della propria vita
Non hai nulla da perdere e così tanto da guadagnare e finirai per unirti ai milioni di vegani che affermano che il loro unico rammarico è non averlo fatto prima.