Le Malattie Zoonotiche dei Volatili: Preoccupazioni sull’Allevamento di Pollame

Dalla pulizia delle piume nei recinti delle galline, al consumo di pollo, tacchino, anatra o uova, il nostro rapporto con i volatili può provocare malattie gravi.

I Polli Trasmettono Malattie Pericolose per gli Esseri Umani?

Ci sono diversi batteri, virus e altri patogeni che vivono nel pollame e che possono essere trasmessi alle persone. Alcuni richiedono un contatto diretto tra la persona e il volatile, ed altri invece possono trasmettersi indirettamente, anche attraverso il consumo della loro carne o delle uova. Alcuni patogeni causano sintomi sgradevoli solo negli individui esposti, mentre altri hanno la capacità di diffondersi da persona a persona, causare pandemie globali ed uccidere milioni di persone.

Come si Ammalano le Persone a Causa del Pollame Vivo?

I polli, le anatre ed altri volatili sono vettori comuni di salmonella e campylobacter, batteri che raramente li fanno ammalare, ma che si possono trasmettere all’essere umano. Questi batteri che si trovano anche nei loro escrementi e sui loro corpi, successivamente si trasmettono sulle mani, sulle scarpe e sui vestiti di coloro che interagiscono con questi animali.

Virus

I virus necessitano di un ospite nel quale vivere e potersi replicare. Trovano la loro strada all’interno degli ospiti attraverso le vie respiratorie, le ferite aperte e nel sangue, tramite le punture di insetti. Una volta dentro il virus è in grado di replicarsi, e può bastare uno starnuto per trasmettere il virus ad un’altra persona.

Influenza Aviaria

Il virus dell’influenza aviaria è comune negli uccelli acquatici e in quelli rinchiusi negli allevamenti. Ci sono diversi ceppi, i più gravi dei quali sono i virus H5 e H7. Poiché gli animali malati e stressati sono stipati a migliaia dentro gli allevamenti, le malattie in questi luoghi si trasmettono molto velocemente. Le forme più lievi di influenza potrebbero non essere notate, ma quelle più gravi possono uccidere tutti i volatili in meno di 48 ore. Poiché gli animali, per diverse ragioni, muoiono quotidianamente negli allevamenti, non sempre si realizza in tempo che c’è qualcosa che non va, e se non si interviene rapidamente, potrebbe essere troppo tardi. 

I sintomi negli animali colpiti potrebbero includere diarrea, tosse, perdita di secrezioni dal naso e dagli occhi, rigonfiamento della faccia, paralisi e morte improvvisa. Nelle persone, i sintomi clinici includono secrezioni e arrossamento intorno agli occhi, febbre e dolori. Nel peggiore dei casi, può esserci una reazione eccessiva del sistema immunitario e le persone infette soffocano mentre i loro polmoni si riempiono di liquido.

La peggiore pandemia di influenza aviaria avvenne nel 1918, quando più di 50 milioni di persone in tutto il mondo morì. Da allora però ci sono stati altri focolai. Nel 1997 infatti, il ceppo H5N1 uccise le persone per la prima volta. Il tasso di mortalità degli esseri umani per questo particolare ceppo è intorno al 60 per cento. Gli esperti di pandemie inoltre, affermano che è solo questione di tempo prima che si verifichi un nuovo episodio pandemico. 

Malattia di Newcastle

Nei volatili questo virus causa insufficienza respiratoria acuta. Gli animali con questa malattia respirano a becco aperto, tossiscono e starnutiscono. Hanno anche dei disturbi nervosi come tremori, paralisi e torcicollo. Quando compaiono la diarrea verdastra e la mancanza di appetito significa che c’è qualcosa che non va e che stanno manifestando i primi sintomi della malattia.

La malattia di Newcastle è endemica in gran parte del mondo – in particolare in Asia, Africa e in alcuni Paesi del Nord e del Sud America. I volatili infetti diffondono il virus quando respirano, ma anche attraverso la tosse e le feci. Il tasso di fatalità di questa malattia è molto alto.

Esiste una vaccinazione, che ha limitato la malattia in molte zone del mondo ed aiutato a ridurre la trasmissione del virus tra le persone. L’infezione umana è rara e i sintomi nelle persone sono leggeri. Coloro che hanno un contatto diretto con un volatile infetto possono prendersi la congiuntivite, che fa il suo corso senza bisogno di assumere farmaci.

Encefalite Equina Orientale e Occidentale

Nel pollame, l’encefalite – l’infiammazione del cervello – potrebbe essere causata da due virus che principalmente colpiscono i cavalli. I volatili potrebbero essere infetti dall’encefalite equina orientale, conosciuta come ‘EEE’, provocata da una puntura di un particolare tipo di zanzara. Da lì, può essere trasmessa alle persone, sempre attraverso punture d’insetto.

Il virus ‘EEE’ si trova principalmente nelle parti orientali del Nord America, in tutto il centro America fino ai Caraibi, ed anche nel Sud America. I focolai raggiungono il picco durante il periodo estivo quando aumentano le attività degli insetti ematofagi. Nei volatili i sintomi includono perdita di coordinazione, tremori, paralisi e rotazione su se stessi. Nelle persone le infezioni causano tipicamente ‘solo’ uno di questi sintomi: nessun sintomo, infezione sistemica che causa febbre, brividi, dolori articolari e muscolari, o nel peggiore dei casi può infettare il cervello causando convulsioni, coma e morte rapida. Un terzo delle persone che viene infetta dal virus ‘EEE’ non sopravvive

L’encefalite equina occidentale (WEE) è meno comune sia nel pollame che nelle persone. È stata riscontrata principalmente nella parte occidentale degli Stati Uniti e del Canada, nel centro America e nel Sud America. In un focolaio, i tacchini hanno sviluppato sintomi come tremori, paralisi delle zampe, encefalite e morte. Nelle persone, ci sono gli stessi sintomi dell’EEE –  da quelli asintomatici fino alla morte. I bambini e le bambine tendono ad essere colpit* più gravemente rispetto alle persone adulte, e il 5-30 per cento di chi viene colpito soffre di problemi neurologici permanenti. Il tasso di fatalità di questo virus è del 3 per cento.

Batteri

Questi microscopici organismi unicellulari vivono in ogni ambiente, dal suolo al ghiaccio artico fino all’interno delle nostre viscere. Esistono da circa quattro miliardi di anni e gli esseri umani hanno una relazione complessa con loro. Alcuni batteri ci aiutano a sopravvivere, mentre altri possono anche ucciderci.

Batteri Alimentari 

Ci sono dei batteri associati alla carne di pollo e alle uova, e mangiando prodotti infetti possono causare malattie serie nelle persone.

Salmonella Enteritidis

Questo tipo di Salmonella negli ultimi 40 anni è diventato sempre più comune sia nelle persone che nel pollame. Nei volatili i sintomi includono depressione, debolezza, diarrea e disidratazione. Gli animali più giovani possono morire se ci entrano a contatto.

Nei capannoni degli allevamenti e nei mattatoi (dove gli animali defecano per la paura) i batteri si diffondono facilmente. Il processo di eviscerazione – dove gli organi degli animali vengono raschiati fuori – può diffondere i batteri da una carcassa all’altra. I batteri sopravvivono sulle carcasse, così come nelle uova, e causano spiacevoli — a volte fatali – infezioni nelle persone. Il 20 per cento dei prodotti che derivano da allevamenti avicoli, come carne di pollo e uova, sono contaminati da Salmonella.

Un’indagine condotta dall’EFSA (European Food Safety Authority, ovvero l’autorità per la sicurezza alimentare dell’Unione Europea) sui livelli di salmonella rilevati negli allevamenti di broiler (polli destinati alla produzione di carne) nell’Unione Europea, è stata riscontrata la presenza di salmonella in quasi 1 allevamento su 4 – circa il 40 per cento degli allevamenti è risultato positivo a ‘Salmonella enteritidis’ e ‘Salmonella typhimurium’.

Campylobacter

Molti polli, tacchini e altri animali trasportano il Campylobacter senza mostrare alcun segno di malattia. I batteri vengono trasportati nel loro intestino, nel fegato e in altri organi e possono contaminare la carne durante il processo di macellazione.

Gli esperti dell’EFSA hanno concluso che attività come maneggiare, processare e consumare carne di pollo sono responsabili nell’UE dal 20 fino al 30 per cento dei casi di campilobatteriosi nell’essere umano.

I sintomi più comuni includono febbre, crampi addominali, nausea e vomito, ma ce ne sono altri più gravi associati a complicazioni, come sindrome dell’intestino irritabile, paralisi temporanea e artrite. Nelle persone con un sistema immunitario debole, il campylobacter occasionalmente si diffonde nel flusso sanguigno e causa delle infezioni che mettono in pericolo di vita.

Escherichia coli

L’Escherichia coli è un batterio che vive normalmente nell’intestino delle persone e degli animali, e spesso è innocuo. Eppure alcuni ceppi di questo batterio causano malattie e possono essere trasmessi dai volatili infetti alle persone che mangiano la loro carne. Questo batterio si trova negli allevamenti avicoli in tutto il mondo. Nei volatili può causare infezioni sotto la pelle, ma anche problemi respiratori che possono portare a setticemia e morte.

Solitamente sentiamo parlare dell’E. coli 0157, un batterio produttore della ‘tossina shiga’ che si diffonde alle persone principalmente attraverso il contatto con le mucche, le pecore e le capre, oppure mangiando carne macinata infetta o latte non pastorizzato. Ma ci sono anche ceppi che vengono trasmessi dal pollame alle persone. Nel 2018, una ricerca della George Washington University ha trovato l’E.coli nei prodotti avicoli freschi, che possono causare infezioni della vescica e altre gravi condizioni nelle persone. Sebbene solo pochi ceppi di E. coli siano responsabili di gravi infezioni, il tipo identificato in questo studio – E. coli ST131 – è noto per viaggiare dalla vescica al sangue e reclamare migliaia di vite ogni anno nei soli Stati Uniti.

Clostridium perfringens

La causa di una delle più comuni malattie di origine alimentare è il Clostridium perfringens. 

È molto comune nel pollame allevato, e circa il 40 per cento proviene dai polli broiler, i volatili sfruttati maggiormente per la produzione di carne di pollo. Nei volatili causa enterite necrotica con sintomi che includono anche depressione, diminuzione dell’appetito, diarrea di colore scuro, occhi chiusi e piume arruffate. Ma questi sintomi spesso neanche subentrano in quanto i volatili infetti tendono a morire rapidamente.

Nel 2018, in uno studio canadese, il 10 per cento delle carcasse dei polli nel mattatoio risultava positivo al ceppo del batterio che causa malattia nelle persone. Diarrea e crampi addominali possono durare per ben 24 ore, anche se, sia nelle persone più giovani che in quelle più adulte, possono essere molto più gravi, con sintomi che continuano fino a due settimane. La disidratazione può essere una seria complicazione.

Stafilococco

Ci sono diversi ceppi di Stafilococco che vivono sulla pelle o nelle narici dei volatili. Molti sono innocui, ma alcuni, se entrano nel corpo del volatile attraverso una ferita, possono causare malattie. Molte infezioni sono causate dallo ‘Stafilococco aureo’, che è particolarmente pericoloso ed è uno dei ceppi più resistenti agli antibiotici – conosciuto come Staphylococcus aureus resistente alla meticillina o MRSA.

Nel 2016, le ricerche della George Washington University scoprirono che il pollame potrebbe essere un’importante fonte di esposizione per gli esseri umani all’MRSA, un superbatterio che può causare serie infezioni e morte. Si può diffondere tra le persone attraverso il consumo o la manipolazione del pollame contaminato.

“Sappiamo da diversi anni che le persone che lavorano direttamente con il bestiame corrono un rischio maggiore di infezioni da MRSA”, ha affermato il ricercatore “ma questo è uno dei primi studi che fornisce prove convincenti che anche i consumatori di tutti i giorni sono potenzialmente a rischio”.

Listeria monocytogenes

Il batterio ‘Listeria monocytogenes’ è considerato uno dei più pericolosi patogeni di origine alimentare, in quanto ha una mortalità elevata, intorno al 20 per cento. È più comunemente associato con formaggi freschi, salumi, pesce affumicato e latte non pastorizzato. Diversi ceppi di questo batterio sono però stati trovati in tutti gli stadi della produzione della carne di pollo.

I volatili spesso non mostrano segni della malattia, ma può capitare che manifestino encefalite e setticemia. E lo stesso avviene alle persone, ma le donne incinte possono manifestare dei sintomi come fatica e dolori muscolari, e il batterio può causare gravi malattie e persino portare alla morte del feto o del neonato. Gli adulti più anziani e le persone con un sistema immunitario indebolito possono manifestare confusione, perdita di equilibrio e convulsioni.

Yersinia

Ci sono 11 ceppi del batterio Yersinia, tre dei quali possono infettare le persone. Il ceppo ‘Y. pestis’ causa la peste, quello ‘Y. pseudotuberculosis’ e ‘Y. enterocolitica’ sono di origine alimentare e causano yersiniosi. Questa infezione è comunemente associata al consumo di carne e prodotti a base di carne di maiale, ma le persone possono entrare a contatto con questo batterio anche attraverso il consumo di carne di pollo.

Lo ‘Y. pseudotuberculosis’ causa gastroenterite, anche se i casi di infezione alimentare sono stati registrati solo in Giappone, mentre lo ‘Y. enterocolitica’ provoca malattie di origine alimentare in tutto il mondo. I sintomi tipici sono come da intossicazione alimentare quindi vomito, diarrea, dolori addominali e febbre. L’infezione da ‘Yersinia enterocolitica’ causa la terza zoonosi maggiormente segnalata in Europa.

Altri Batteri

Non tutti i batteri si trasmettono alle persone attraverso il consumo di carne di pollo o di uova. Alcuni batteri fanno il salto di specie attraverso l’inalazione o le ferite aperte.

Chlamydia psittaci

Questo batterio può essere trasportato da diverse specie di volatili, dai pappagalli ai polli e le galline. Alcuni non mostrano sintomi della malattia mentre altri possono ammalarsi gravemente, e soffrire di problemi respiratori, brividi e avere danni agli organi interni. Che mostrino i segni della malattia oppure no, tutte le infezioni dei volatili possono essere trasmesse agli altri animali e alle persone attraverso le feci. Se inalate dalle persone, possono causare una malattia chiamata ‘psittacosi’. I soggetti più a rischio sono i lavoratori degli allevamenti di pollame e i veterinari.

I sintomi nelle persone includono problemi respiratori, brividi, febbre, mal di testa, fatica, dolori muscolari, nausea, vomito, diarrea e tosse secca. Sembra essere un’influenza, solo che non va via.

Recentemente, è emerso un nuovo ceppo affine – la Chlamydia gallinacea, con polli e tacchini come ospiti predominanti. I ricercatori hanno rilevato un’alta prevalenza in un macello dove sono stati uccisi polli, faraone e tacchini. I lavoratori infetti hanno avuto la polmonite.

Erysipelothrix rhusiopathiae

LErysipelothrix rhusiopathiae è un batterio comune che si trova in tutto il mondo, nei vertebrati  e negli invertebrati, negli animali allevati e in quelli selvatici, nei pesci e negli insetti, ed anche nelle persone. Nei polli e nei tacchini può causare stanchezza, depressione, diarrea, croste sulla pelle e morte improvvisa.

Le persone a maggior rischio sono pescatori, macellai, addetti ai mattatoi e veterinari che si contagiano più comunemente attraverso tagli nella pelle.

L’infezione può essere localizzata, diffusa o sistemica. Se viene colpito il cuore, la percentuale di mortalità si aggira tra il 35 e il 40 per cento.

Mycobacterium avium

Nei volatili questo batterio causa tubercolosi. È molto più comune nei volatili in cattività piuttosto che in quelli selvatici, ma tutte le specie sono suscettibili. I sintomi solitamente si sviluppano tardi e per questo motivo si riscontrano raramente nei polli allevati per la loro carne, poiché vengono uccisi quando sono ancora molto giovani. Nelle galline sfruttate per le loro uova può invece causare lo sviluppo di masse nei loro organi, specialmente nel fegato, milza, intestino e midollo osseo. 

L’esposizione degli esseri umani ai volatili infetti può farli contagiare, e la situazione è decisamente più pericolosa per le persone immunocompromesse dove può causare malattie polmonari.

Pasteurella multocida

Nel pollame questo batterio provoca la malattia contagiosa del ‘colera aviario’. Alcuni volatili non hanno sintomi mentre altri ne hanno di gravi. Può provocare morte improvvisa, ma la malattia può essere anche cronica, con volatili che soffrono di zoppia, collo storto, bargigli gonfi (nei polli) e polmonite (nei tacchini) e possono contagiare anche altri animali. La maggior parte dei casi umani emerge dopo che una persona è stata morsa, ma i patogeni possono anche essere trasferiti attraverso l’esposizione respiratoria.

È disponibile un vaccino per i volatili e degli antibiotici per curare le persone.

Funghi

I funghi possono vivere nel suolo, nelle piante, nell’aria, sulle superfici, sulla nostra pelle e dentro gli esseri viventi. Ci sono milioni di specie fungine, ma sono solo un centinaio quelle che possono far ammalare le persone.

Microsporum gallinae

Questo piccolo fungo ha una predilezione per la cheratina sulla pelle e sulle unghie dei polli dei volatili, e causa loro anche la tigna. Gli animali infetti inizialmente possono sviluppare macchie bianche e polverose, e croste lungo la cresta, bargigli e zampe. Se gli viene permesso di progredire, il fungo si diffonde in altre aree della testa, causando un ispessimento della pelle. Ciò può causare danni permanenti al becco e alle palpebre. È possibile, ma raro, che le persone vengano infettate.

Malattie Associate ai ‘Polli da Compagnia’

Ci sono diverse malattie che si possono trasmettere dai polli non destinati al macello ma tenuti nei nostri giardini per affezione, inclusa la salmonellosi, il campylobatteriosi e l’influenza aviaria. Negli ultimi 30 anni, ci sono state numerose epidemie di Salmonella nelle persone negli Stati Uniti, causate dal contatto con i polli tenuti per affezione. I bambini piccoli, gli anziani, le donne incinte e le persone con un sistema immunitario indebolito sono maggiormente a rischio. Tuttavia, la presenza di mangime per polli può anche attrarre roditori, mammiferi selvatici che possono trasportare agenti patogeni e causare danni alle persone.

Leptospirosi

Questa infezione batterica è anche conosciuta come ‘malattia di Weil’. I patogeni possono essere trasportati da diverse specie animali, in particolare maiali e mucche, e si diffondono attraverso l’urina infetta. Le persone più a rischio sono tutte coloro che vi entrano a contatto diretto come i lavoratori e le lavoratrici negli allevamenti e nei mattatoi, e anche i veterinari. 

È essenziale un’ottima igiene anche per coloro che allevano polli, ma purtroppo si sa che in questi luoghi le condizioni igieniche sono scarse. I roditori infatti entrano spesso nei capannoni e contaminano sia gli animali che l’ambiente, in quanto sono portatori di diverse malattie. L’urina dei roditori infetti potrebbe trovarsi sulle ciotole del mangime dei volatili, negli abbeveratoi o su qualsiasi altra superficie.

I sintomi nelle persone possono essere piuttosto sgradevoli – diarrea, febbre, mal di testa ed ittero e possono portare anche a insufficienza renale, insufficienza epatica e meningite.

Hantavirus

Ci sono diversi ceppi di hantavirus, ognuno dei quali ha una specifica specie ospite di roditori. Possono trasmettere il virus attraverso urine, escrementi e saliva, che possono quindi essere trasmessi alle persone quando respirano aria contaminata.

I sintomi includono fatica, febbre, dolori muscolari, mal di testa, vertigini, brividi e problemi come nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Può peggiorare e portare a problemi respiratori e può anche essere fatale.

Come Dovremmo Reagire in Caso di Sospetta Malattia Trasmissibile?

Coloro che si sono infettati mangiando carne di pollo o uova, solitamente riescono a superarla e a stare meglio senza un intervento medico. Il consiglio è di reintegrare i liquidi persi con il vomito e la diarrea sorseggiando acqua, bevendo succhi di frutta diluiti o bevendo del brodo vegetale, e mangiare crackers salati può aiutare a rimpiazzare gli elettroliti persi. Se la malattia persiste o peggiora, bisogna contattare un medico.

Per tutte le altre condizioni sospette, è sempre meglio richiedere il consulto con un medico professionista.

Possono gli Altri Animali, Come Cani e Gatti, Contrarre un’Infezione da Salmonella dai Volatili Tenuti per Affezione?


Cani e gatti possono sviluppare la salmonellosi, anche se non è comune, mangiando carne cruda di animali infetti. Per la salvaguardia e il benessere di tutti gli animali che vivono con te, è meglio tenere cani e gatti lontani dai volatili.

Prevenzione

Poiché molti casi di malattia che coinvolgono i volatili provengono dal mangiare la loro carne e le loro uova, la cosa migliore da fare per evitare le infezioni è quella di smettere di mangiarli. Esistono versioni a base vegetale di salumi, tacchino, bocconcini di pollo e molto altro, così possiamo ottenere lo stesso gusto senza però incorrere in problemi di salute (e senza recare sofferenze agli animali e devastare il pianeta).

Restare in forma e in salute con un sistema immunitario forte può aiutare a combattere i virus che circolano nella popolazione. Seguire una dieta a base di alimenti vegetali e integrali può aiutare a mantenere una buona condizione di salute, affinché il nostro organismo sia in grado di affrontare i patogeni qualora dovesse esserne esposto.

Una buona igiene è fondamentale se viviamo circondati da volatili, ed evitare professioni in luoghi in cui vengono sfruttati e viene loro provocata sofferenza – come allevamenti e mattatoi – rende più bassi i rischi di poter contrarre le infezioni.

E, a meno che non stiamo salvando un volatile vittima dell’industria zootecnica offrendogli una casa per poter vivere finalmente libero, dovremmo evitare di tenere polli e galline come animali da affezione nelle nostre abitazioni.

Conclusioni


L’abitudine di allevare, uccidere e macellare i volatili per mangiare la loro carne e le loro uova ha lasciato una potente eredità di malattie e morte. La buona notizia è che il nostro passato non deve continuare a ripetersi. Possiamo cambiare i nostri comportamenti e garantire un futuro che generi meno sofferenze e minori rischi di nuove pandemie.

A livello sociale, dobbiamo porre fine all’allevamento intensivo. Se le pandemie emergenti non ci uccidono, lo farà l’uso eccessivo di antibiotici. L’allevamento di animali è un pericolo chiaro e attuale per tutt* noi, dobbiamo fare pressioni a governi ed istituzioni per richiedere un cambiamento drastico dell’attuale sistema alimentare e allo stesso tempo ritirare il nostro sostegno a questi sistemi violenti e pericolosi per la nostra salute. Dobbiamo smettere di comprare e consumare questi prodotti, e fare anche noi la nostra parte.

Non facciamoci ingannare dal marketing. Tutti i prodotti a base di pollame, inclusi i polli ruspanti e biologici, hanno la capacità di farci ammalare. Possiamo ridurre immediatamente il nostro rischio di intossicazione alimentare scegliendo di mangiare solo alimenti a base vegetale.

Pront* a scegliere vegan?

Go Vegan

Gia Vegan?

Fai la differenza